vangelo del giorno

Non temere, soltanto abbi fede!

5 FEBBRAIO (Mc 5,21-43)

Gesù è l’uomo dalla purissima fede. È anche il vero Maestro di fede. Non solo insegna la Parola della fede, dice anche ad ogni persona come la fede va manifestata, rivelata, mostrata nella storia. Aiuta tutti quelli che vengono a contatto con Lui come camminare di fede in fede, fino a giungere alla fede perfetta. Aiutare l’altro perché viva sempre di fede perfetta è scienza e arte che si può vivere solo nella pienezza dello Spirito Santo.
Una donna si accosta a Gesù, tocca di nascosto il suo mantello, viene guarita dal suo male. Nel silenzio e nel nascondimento si stava allontanando dal suo Benefattore. La fede di questa donna ancora non è perfetta. È una fede nascosta. La fede deve essere sempre pubblica. Ognuno deve imparare dalla fede degli altri, altrimenti non vi potrà mai essere futuro di fede sulla terra. Gesù la obbliga a rivelare al mondo intero la sua fede. Ora tutti sanno che la fede non ha bisogno di parole. Basta un semplice gesto e se la fede è vera, il miracolo si compie. Quanto Dio fa, deve essere sempre rivelato.

Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».

Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

Giàiro possiede una fede incipiente, imperfetta su Gesù Signore. Sa che Gesù può guarire la sua figlioletta che giace a letto gravemente ammalata e si precipita da Lui, chiedendo un suo urgente intervento. Gesù ascolta il suo grido del cuore e si avvia verso la casa dove la fanciulla giace ammalata. Nel frattempo però muore. Quelli di casa vanno incontro a Giàiro e lo invitano a non disturbare più il Maestro. Che aiuto può dare Gesù ad un corpo morto? Nessuno. La sua presenza è ormai inutile.

La fede debole degli altri può essere una grave tentazione per la nostra ancora debole e incipiente. Gesù viene in aiuto della fede di Giàiro. Lo invita a non temere. Gli dice di avere soltanto fede in Lui. Fidati di me. Non ti deluderò. Non sono venuto fin qui per nulla. Giàiro si fida di Gesù. Continua ad avere fede. La sua fanciulla viene risuscitata. È richiamata in vita da una semplice parole del Maestro: “Fanciulla, io ti dico: àlzati!”. La fede è l’alito di vita del nostro rapporto con Gesù. Gesù sa quanto questo alito è tenue, piccolo, evanescente e viene in nostro soccorso e aiuto. Lui è il Maestro che insegna a ciascuno di noi che dobbiamo trasformarci in sostenitori della fede degli altri. Senza questo nostro aiuto, molta fede va perduta. Rimane paralizzata.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci sostenitori della fede.