vangelo del giorno

A TE DARÒ LE CHIAVI DEL REGNO DEI CIELI

At 12,1-11; Sal 33; 2 Tm 4,6-8 .17 -18; Mt 16,13-19
29 GIUGNO

Pietro è stato costituito da Gesù Signore il Pastore dei Pastori e delle pecore. Se vuole vivere secondo verità e fedeltà questo suo ministero, deve essere nel cuore di Cristo come Cristo era nel cuore del Padre. Deve sempre abitare nello Spirito Santo di Cristo così come Cristo abitava nello Spirito Santo del Padre. Inoltre deve amare la Chiesa con lo stesso amore di Gesù Signore, sacrificando per essa tutta la sua vita. Il suo amore è Cristo e la Chiesa. Lui deve vigilare perché si faccia sempre più bello il corpo di Cristo. Facendosi modello di come si edifica il corpo di Cristo, ogni altro prenderà da Lui esempio e si dedicherà anch’esso a questa missione di salvezza e di redenzione. La salvezza non è da Cristo soltanto, ma è in Cristo, con Cristo, per Cristo. Pietro deve lavorare perché ogni uomo sia portato a Cristo, sempre però secondo le leggi del Vangelo e della fede, cioè invitando ogni uomo, ma lasciandolo nella sua volontà.

Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi» (Gv 21,15-19).

E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito (Ef 5,25-33).

Pietro dovrà conservare la Chiesa nella più pura verità di Cristo. Per questo lui esercita un carisma particolare unico: il carisma dell’infallibilità. È un carisma che va esercitato e vissuto secondo speciali regole che sono date dal Concilio Vaticano Primo. Il Concilio Vaticano Secondo ha esteso questo carisma anche al Concilio Ecumenico, il cui capo naturale è Pietro. E tutto dovrà svolgersi con Pietro e sotto Pietro. Senza Pietro, contro Pietro, non vi è alcun insegnamento infallibile. Ciò che non è definito come infallibile, mai potrà dirsi infallibile. Appartiene al magistero ordinario da leggere e interpretare secondo le leggi e le regole del magistero ordinario. Differenza non di poco conto.

Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». 16Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Come Cristo è dal Padre, così Pietro è da Cristo. Questa verità è la sua essenza. Anche lui deve sempre poter dire: “Chi vede me, vede Cristo”. Identità perfetta.

Regina degli Apostoli, Angeli, Santi, dateci una fede convinta in Pietro nostro Pastore.