vangelo del giorno

Affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli

Dt 26,16-19; Sal 118,1-2.4-5.7-8; Mt 5,43-48.
11 MARZO

Come vive un figlio di Dio? San Paolo ci mostra Cristo Crocifisso e esorta i cristiani ad avere gli stessi sentimenti: mitezza, umiltà, totale consegna al Padre.

Quindi, miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore. Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull’offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me (Fil 2,12-18).

Per l’Apostolo Giovanni i figli di Dio non devono conoscere il peccato. Devono osservare i Comandamenti, consacrandosi all’amore del prossimo o dei fratelli.

Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche l’iniquità, perché il peccato è l’iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto.

Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello. Poiché questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l’uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste (1Gv 3,1-12).

Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede (1Gv 5,1-4).

Gesù Signore, fonte e principio di ogni verità, insegna che i figli di Dio devono vivere lo stesso amore misericordioso del Padre. Il Padre ha offerto il Figlio suo per la salvezza di ogni uomo. Il cristiano ama lasciandosi fare dal Padre sacrificio di riconciliazione e di salvezza. Dona tutto se stesso al Padre perché il Padre per mezzo di lui ami il mondo con lo stesso amore con cui ha potuto amarlo per mezzo di Cristo e in Cristo.

Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

Il cristiano, strumento nelle mani del Padre, ama tutti, senza alcuna distinzione, buoni, cattivi, ricchi, poveri, dotti, ignoranti, potenti, fragili, deboli, peccatori, santi, pii ed empi. La sua è vita donata al Padre perché Lui riversi tutto il suo amore nel mondo attraverso un cuore di uomo. Se il Padre non può amare per noi, noi non siamo ancora suoi figli.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri strumenti di amore.