vangelo del giorno

Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture

4 APRILE (Lc 24,35-48)

Mosè visse per ben quarant’anni con il suo popolo. Per esso compì ogni miracolo, segno, prodigio. Eppure conclude la sua vita con un’amara constatazione. Nonostante la grande rivelazione che Dio aveva fatto di sé ai loro occhi, essi non avevano compreso nulla. Avevano avuto con il Signore solo una relazione superficiale.

Mosè convocò tutto Israele e disse loro: «Voi avete visto quanto il Signore ha fatto sotto i vostri occhi, nella terra d’Egitto, al faraone, a tutti i suoi ministri e a tutta la sua terra, le prove grandiose che i tuoi occhi hanno visto, i segni e i grandi prodigi. Ma fino a oggi il Signore non vi ha dato una mente per comprendere né occhi per vedere né orecchi per udire. Io vi ho condotti per quarant’anni nel deserto; i vostri mantelli non si sono logorati addosso a voi e i vostri sandali non si sono logorati ai vostri piedi. Non avete mangiato pane, non avete bevuto vino né bevanda inebriante, perché sappiate che io sono il Signore, vostro Dio. (Dt 29,1-5).

Il Salmista sa quanto è difficile comprendere la verità della Legge, dei Precetti, dei Comandi del Signore, e chiede a Dio l’intelligenza perché possa entrare nella loro verità.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti e la custodirò sino alla fine. Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore. Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità. Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso il guadagno. Distogli i miei occhi dal guardare cose vane, fammi vivere nella tua via. Con il tuo servo mantieni la tua promessa, perché di te si abbia timore. Allontana l’insulto che mi sgomenta, poiché i tuoi giudizi sono buoni. Ecco, desidero i tuoi precetti: fammi vivere nella tua giustizia. (Sal 119 (118) 33-40).

L’Apostolo Giovanni sa invece del dono dello Spirito Santo dato ai credenti. Lo Spirito del Signore è anche intelligenza per comprendere il mistero di Cristo Gesù.

Sappiamo che chiunque è stato generato da Dio non pecca: chi è stato generato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo sta in potere del Maligno. Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna. (1Gv 5,18-20).

Gesù ha vissuto tre anni con i suoi discepoli. Ha compiuto segni, miracoli, prodigi. Sul monte ha anche manifestato la sua gloria. Ora è risorto e si mostra vivo ai loro occhi. Ma essi comprendono poco del suo mistero, più che niente. Questo significa che se il Signore non ci avvolge con il suo Santo Spirito, non lo versa in noi senza misura, il suo mistero sarà sempre incomprensibile sia al cuore che alla mente.

Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.

Quanto oggi Gesù fa ai suoi discepoli, aprendo la mente per comprendere le Scritture, la Chiesa, in ogni figlio, secondo le particolari mansioni di ciascuno, o specifici ministeri dovrà farlo con ogni uomo. Perché questo avvenga è necessario che ogni suo figlio sia pieno di Spirito Santo, sia fondato e radicato in Lui, sia una cosa sola con Lui. È la perfetta comunione con lo Spirito del Signore che ci abilita ad essere datori di Lui.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci lo Spirito senza misura.