vangelo del giorno

Anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio

Gen 49,29-33; 50,15-26a; Sal 104,1-4.6-7; Mt 10,24-33.
15 LUGLIO
Quando il Signore Dio volle stipulare il patto di alleanza con i figli di Abramo, le sue condizioni sono state chiare fin dagli inizi. “Io metto dinanzi a te la benedizione e la maledizione, la vita e la morte, l’acqua e il fuoco, dove vuoi stendi la mano. Se obbedisci alla mia legge, vita, benedizione, acqua saranno tue sempre in abbondanza, se non obbedisci, morte, maledizione, fuoco saranno tuoi in un crescendo sempre più grande”. Dio è stato sempre fedele a questa sua Parola, attuandola però con molta lentezza, invitando e attendendo la conversione alla Legge del suo popolo idolatra.

Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe» (Dt 30,15-20).

Come il Padre suo, così anche Gesù pone a quanti vanno dietro di Lui la stessa condizione. “Se tu mi riconoscerai davanti agli uomini, io ti riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli. Se tu mi rinnegherai davanti agli uomini, io ti rinegherò davanti al Padre mio che è nei cieli”. Come si riconosce il Signore e come lo si rinnega? Si riconosce attestando dinanzi agli uomini che Gesù è il solo nostro Maestro e Signore. Confessando che solo la sua Parola è vita eterna per noi. Affermando risolutamente che noi non vogliano riconoscere nessuna altra legge, altra verità come nostra legge e verità. Accogliendo anche il martirio pur di non venir meno in questa confessione. Il rinnegamento di Gesù inizia in modo sottile. Già si compie anche con un semplice peccato veniale, un vizio, una parola vana. Poi esso si consuma in modo più consistente con i peccati mortali. Si attesta che la Legge di Cristo non è la nostra verità. Infine si sigilla in modo eterno il rinnegamento con l’apostasia, con l’abbandono della fede in Lui, apostasia che avviene in mille modi, anche con l’accidia.

Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.Mt 10,24-33.

Chi vuole dare piena confessione a Cristo davanti agli uomini, deve iniziare con una lotta seria, impegnativa, costante per abbattere dalla sua vita anche i più piccoli peccati veniali. Sono essi che indeboliscono lo spirito e aprono la porta al peccato grave. Con il peccato mortale già Cristo non è riconosciuto. Dal peccato grave poi si entra in uno stato si peccato abituale e si vive come se Cristo mai fosse esistito per noi. Oggi si vorrebbe giustificare e rendere vera confessione di Cristo ogni disordine morale.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri confessori di Cristo.