ANDIAMO A PRENDERCI L’ARCA DELL’ALLEANZA

GIOVEDÌ 16 GENNAIO (1Sam 4,1-11)

Non è l’arca che protegge e salva Israele dai suoi nemici, ma l’obbedienza alla Parola dell’Alleanza: “Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari. Quando il mio angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso l’Amorreo, l’Ittita, il Perizzita, il Cananeo, l’Eveo e il Gebuseo e io li distruggerò, tu non ti prostrerai davanti ai loro dèi e non li servirai; tu non ti comporterai secondo le loro opere, ma dovrai demolire e frantumare le loro stele. Voi servirete il Signore, vostro Dio. Egli benedirà il tuo pane e la tua acqua. Terrò lontana da te la malattia. Non vi sarà nella tua terra donna che abortisca o che sia sterile. Ti farò giungere al numero completo dei tuoi giorni. Manderò il mio terrore davanti a te e metterò in rotta ogni popolo in mezzo al quale entrerai; farò voltare le spalle a tutti i tuoi nemici davanti a te. Manderò i calabroni davanti a te ed essi scacceranno dalla tua presenza l’Eveo, il Cananeo e l’Ittita. Non li scaccerò dalla tua presenza in un solo anno, perché non resti deserta la terra e le bestie selvatiche si moltiplichino contro di te. Li scaccerò dalla tua presenza a poco a poco, finché non avrai tanti discendenti da occupare la terra! (Es 23,20-30). I figli d’Israele sono senza la Parola del Signore. Vivono nella trasgressione dell’Alleanza. Di conseguenza sono senza il loro Dio, che è la loro Difesa, il loro Custode, il loro Esercito, la loro Vittoria. Anche una sola mosca potrà metterli in fuga e disperderli. Quando si è senza la Parola, ogni decisione che si prende è solo frutto di stoltezza. Essi pensano che l’arca potrà salvarli dai Filistei. L’arca è ricordo dell’Alleanza, non è l’Alleanza. L’Alleanza è nella Parola. Se l’arca fosse l’Alleanza, non vi sarebbe bisogno della Parola.

In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s’erano accampati ad Afek. I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini. Quando il popolo fu rientrato nell’accampamento, gli anziani d’Israele si chiesero: «Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l’arca dell’alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici». Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l’arca dell’alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c’erano con l’arca dell’alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. Non appena l’arca dell’alleanza del Signore giunse all’accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra. Anche i Filistei udirono l’eco di quell’urlo e dissero: «Che significa quest’urlo così forte nell’accampamento degli Ebrei?». Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l’arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: «È venuto Dio nell’accampamento!», ed esclamavano: «Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l’Egitto nel deserto. Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!». Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d’Israele caddero trentamila fanti. In più l’arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.

La stessa verità vale per noi. Noi abbiamo i sacramenti e la Parola, il culto e il Vangelo. Non è il Vangelo in funzione del culto e dei sacramenti. Sono i sacramenti e il culto in funzione della Parola. Non salva la benedizione. La benedizione è data perché si osservi la Legge. È data secondo le regole del Vangelo per il Vangelo. Le cose vanno male. Si chiede la benedizione o ci si accosta alla preghiera o ai sacramenti. Nulla potrà mai sostituire la Parola, il Vangelo. Tutto invece è in funzione dell’obbedienza alla Parola, al Vangelo, alla Verità eterna. È questa la vuota religiosità: un culto fine a se stesso, senza alcuna relazione con l’osservanza della Legge di Cristo Signore. I profeti hanno sempre dichiarato non gradito a Dio ogni culto non finalizzato all’obbedienza.

Madre di Dio, Angeli, Santi, colmateci di vera obbedienza ad ogni Parola di Gesù.