vangelo del giorno

Avrete allora occasione di dare testimonianza

28 NOVEMBRE (Lc 21,12-19)

Chi vuole servire il Signore si prepari alla solitudine, all’abbandono, al tradimento, al rinnegamento, ai flagelli, alla sentenza di morte, alla crocifissione. Il profeta Michea profetizza questa solitudine, questo allontanamento da parte di tutti. Di nessuno si potrà fidare. Ognuno lo potrà vendere al suo nemico. Neanche dei parenti più stretti ci si deve fidare. Anche loro possono tradire, vendere, consegnare.

Ahimè! Sono diventato come uno spigolatore d’estate, come un racimolatore dopo la vendemmia! Non un grappolo da mangiare, non un fico per la mia voglia. L’uomo pio è scomparso dalla terra, non c’è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno con la rete dà la caccia al fratello. Le loro mani sono pronte per il male: il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia, e così distorcono tutto. Il migliore di loro è come un rovo, il più retto una siepe di spine. Nel giorno predetto dalle tue sentinelle, il tuo castigo è giunto, adesso è il loro smarrimento. Non credete all’amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto. Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell’uomo sono quelli di casa sua. Ma io volgo lo sguardo al Signore, spero nel Dio della mia salvezza, il mio Dio mi esaudirà. Non gioire di me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre, il Signore sarà la mia luce. Sopporterò lo sdegno del Signore perché ho peccato contro di lui, finché egli tratti la mia causa e ristabilisca il mio diritto, finché mi faccia uscire alla luce e io veda la sua giustizia. La mia nemica lo vedrà e sarà coperta di vergogna, lei che mi diceva: «Dov’è il Signore, tuo Dio?». (Mi 7,1-10).

Sansone, uomo fortissimo, si fidò della moglie e questa lo consegnò ai filistei, svelando loro il segreto della sua forza e della sua invincibilità. Tutti possono trasformarsi in traditori. Di nessuno, ma proprio di nessuno ci si può fidare. È triste, ma è così.

Allora Dalila gli disse: «Come puoi dirmi: “Ti amo”, mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte ti sei burlato di me e non mi hai spiegato da dove proviene la tua forza così grande». Ora, poiché lei lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato da morire e le aprì tutto il cuore e le disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». Allora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i prìncipi dei Filistei e fece dir loro: «Venite, questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il suo cuore». Allora i prìncipi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro. Ella lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece radere le sette trecce del capo; cominciò così a indebolirlo e la sua forza si ritirò da lui. Allora lei gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: «Ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con una doppia catena di bronzo. Egli dovette girare la macina nella prigione (Gdc 16,15-21).

Gesù oggi annunzia ai suoi discepoli quale sarà il loro futuro: saranno perseguitati, consegnati, rinnegati, traditi. Da chi? Da genitori, fratelli, parenti, amici. Ogni persona potrebbe essere il nemico da ci guardarsi. Non si può riporre fiducia in alcuno.

Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

Il discepolo di Gesù è interamente nelle mani del suo Dio e Signore. Mai si potrà mettere nelle mani di un uomo. Con questa fede lui dovrà attraversare la storia. Con questa certezza dovrà realizzare, vivere la sua missione. La sua vita è in Dio e in nessun altro. Il Signore farà di lui ciò che gli piacerà. Se vuole che vada alla morte, lui andrà alla morte, se invece lo ha chiamato per la vita, allora lui resterà in vita.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci solo del Signore.