vangelo del giorno

Badate che nessuno lo sappia!

Is 29,17-24; Sal 26,1.4.13-14; Mt 9,27-31
2 DICEMBRE

È giusto chiedersi: se Gesù è la salvezza e la redenzione del mondo, se Lui è la luce di Dio sulla nostra terra, se da Lui sono donate grazia e verità, se per Lui si giunge alla vera conoscenza di Dio, perché chiede ai due ciechi guariti che tengano nascosto il miracolo? Possono loro essere di ostacolo per altri ciechi che ancora loro hanno bisogno di essere sanati? Se uno trova una sorgente di vita è cosa buona che la nasconda o che la indichi ad ogni altro uomo? Quattro lebbrosi trovano una fonte di nutrimento e la rivelano ad una città affamata. Perché Gesù chiede il silenzio?

Ma Eliseo disse: «Ascoltate la parola del Signore! Così dice il Signore: “A quest’ora, domani, alla porta di Samaria un sea di farina costerà un siclo e anche due sea di orzo costeranno un siclo”». Ma lo scudiero, al cui braccio il re si appoggiava, rispose all’uomo di Dio: «Già, il Signore apre le cateratte in cielo! Avverrà mai una cosa simile?». Ed egli replicò: «Ecco, tu lo vedrai con i tuoi occhi, ma non ne mangerai». Ora c’erano quattro lebbrosi sulla soglia della porta. Essi dicevano fra di loro: «Perché stiamo seduti qui ad aspettare la morte? Se decidiamo di andare in città, in città c’è la carestia e vi moriremo. Se stiamo qui, moriremo. Ora, su, passiamo all’accampamento degli Aramei: se ci lasceranno in vita, vivremo; se ci faranno morire, moriremo». Si alzarono al crepuscolo per andare all’accampamento degli Aramei e giunsero fino al limite del loro accampamento. Ebbene, là non c’era nessuno. Il Signore aveva fatto udire nell’accampamento degli Aramei rumore di carri, rumore di cavalli e rumore di un grande esercito.

Essi si erano detti l’un l’altro: «Ecco, il re d’Israele ha assoldato contro di noi i re degli Ittiti e i re dell’Egitto, per mandarli contro di noi». Alzatisi, erano fuggiti al crepuscolo, lasciando le loro tende, i loro cavalli e i loro asini e l’accampamento com’era; erano fuggiti per salvarsi la vita. Quei lebbrosi, giunti al limite dell’accampamento, entrarono in una tenda e, dopo aver mangiato e bevuto, portarono via argento, oro e vesti, che andarono a nascondere. Ritornati, entrarono in un’altra tenda; portarono via tutto e andarono a nasconderlo. Ma poi si dissero l’un l’altro: «Non è giusto quello che facciamo; oggi è giorno di lieta notizia, mentre noi ce ne stiamo zitti. Se attendiamo fino alla luce del mattino, potrebbe sopraggiungerci un castigo. Andiamo ora, entriamo in città e annunciamolo alla reggia». Vi andarono; chiamarono i guardiani della città e riferirono loro: «Siamo andati nell’accampamento degli Aramei; ecco, non c’era nessuno né c’era voce umana, ma c’erano i cavalli legati e gli asini legati e le tende al loro posto». I guardiani allora gridarono e diedero la notizia all’interno della reggia (2Re 7,1-11).

Gesù chiede che il miracolo venga tenuto nascosto perché facilmente l’uomo cade in inganno. Può cercare Cristo Gesù come un operatore di guarigione del corpo e non come Colui che è la vera salvezza, che è la liberazione dal male antico che lo uccide. Da ciechi nel corpo si può andare nel regno del Padre suo, da morti nell’anima si finisce nelle tenebre eterne. Se tutti vogliono la guarigione dei mali fisici, pochi sono quelli che vogliono la liberazione dalla morte dell’anima e dello spirito. Gesù non è venuto per guarire il corpo, ma l’anima e lo spirito. I segni, cioè i miracoli, sono da lui compiuti per attestare che Lui è da Dio e viene per portare il vero Dio in ogni cuore.

Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Gesù non è venuto per guarire dai mali fisici. Questi sono essenza, sostanza, forma, modalità, parte della nostra vita, come essenza, sostanza, forma e modalità della sua vita è la morte in Croce. Quando l’anima è piena di grazia e lo spirito ricolmo di verità, perché governato dallo Spirito Santo, la sofferenza fisica si offre a Dio in redenzione e in espiazione dei peccati. Gesù non vuole confusione nella sua missione. Per amore guarisce dal male fisico. Per amore, i guariti devono aiutare Cristo nella sua missione.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri annunciatori di Gesù.

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