vangelo del giorno

Beato il grembo che ti ha portato

13 MAGGIO (Lc 11,27-28)

Possedere una visione umana della storia e averne una divina non è la stessa cosa. Tutti possono avere una visione umana di ciò che accade, santa, santissima, essa però non è la visione divina. La Vergine Maria, quando vede Gesù nel tempio, dopo tre giorni di ricerca. gli manifesta una sua visione santa, ma ancora umana. Il Figlio le risponde con una visione tutta divina. Secondo la storia, anche la più elevata e nobile, Gesù non avrebbe dovuto fermarsi a Gerusalemme. Secondo invece la visione divina Lui ha solo obbedito al Padre suo. Sono due visioni totalmente opposte della stessa storia. Avere una visione umana, anche se ottima, non è certo possederne una divina.

I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Lc 2,41-52).
La stessa cosa accade quando dalla folla fanno sapere a Gesù che sua Madre e i suoi fratelli, i suoi parenti più stretti, stavano fuori e desideravano vederlo. Ad una visione umana della folla, nobilissima in sé, Gesù risponde con una visione pienamente divina. La vera parentela non viene dal sangue e dalla carne, ma dall’ascolto e dalla messa in pratica della Parola di Dio. Chi l’ascolta è per Lui fratello e madre. Chi non l’ascolta è per Lui un estraneo. Sublime visione divina che Gesù ha delle relazioni tra gli uomini.

E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8,19-21).

Tutto il Vangelo e ogni relazione vissuta da Gesù con i suoi apostoli è sempre divina, mai umana. Mai Lui si è lasciato fuorviare da una sola parola dei suoi discepoli. Mai ha accolto un loro consiglio. Parole e consigli dei discepoli sono troppo umani perché Lui li possa accogliere, seguire. Anche nel Cenacolo, qualche ora prima della sua passione e morte, i discepoli discutono con visione prettamente umana della loro vocazione. Gesù prontamente li riporta su una visione divina. Gesù vede i suoi ancora troppo attaccati alla terra. Urge che si elevino, se vogliono essere ministri nel suo regno.

E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve (Lc 22,24-27).

La donna che grida dalla folla e proclama beato il grembo che ha portato Gesù e il seno che lo ha allattato, altro non fa che manifestare una visione umana della verità di Gesù Signore. La beatitudine non viene dalla natura. Viene invece dalla Parola di Dio ascoltata e messa in pratica. La natura non è fonte di beatitudine. Mai lo sarà.

Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Formarsi una visione divina è il quotidiano cammino di conversione. Da noi a Dio.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, formateci alla scuola di Gesù.