vangelo del giorno

Che cosa devo chiedere?

29 AGOSTO (Mc 6,17-29)

Quando il Signore vuole che i progetti dei malvagi non si realizzino, secondo la profezia di Geremia, lascia che la divisione, la contrapposizione, la gelosia, l’invidia ricolmi i loro cuori. Una potenza divisa è nulla. Manca di alcuna vera forza. Mentre una forza unita con più fonti e sorgenti ed energie di male risulta invincibile. La debolezza delle organizzazioni criminali è la loro divisione, la guerra che si muovono gli uni gli altri. Se unissero le loro forze, sarebbero una piovra veramente invincibile. Il Signore salva il mondo attraverso queste contrapposizioni e questi dissidi all’interno delle forze del male. È la sua strategia divina a favore dei suoi poveri, miseri, piccoli.

Dirai a questo popolo: Così dice il Signore, Dio d’Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Essi ti diranno: “Non lo sappiamo forse che ogni boccale va riempito di vino?”. Tu allora risponderai loro: Così dice il Signore: Ecco, io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme. Poi li sfracellerò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme. Oracolo del Signore. Non avrò pietà né li risparmierò né per compassione mi tratterrò dal distruggerli» (Ger 13,12-14).

Erodìade, Salome, Erode sono tre potenze di male divise. È stato sufficiente che si coalizzassero e subito ne è venuta fuori la morte di Giovanni il Battista. Perché il Signore ha permesso questa coalizione? Per dare al suo profeta, anzi al più grande tra i nati da Donna, la gloria di precedere Cristo Signore anche sulla via del versamento del sangue a causa del ministero da Lui esercitato. Nessuno ha potere su coloro che il Signore manda nel mondo per manifestare la sua gloria, invitando l’uomo alla conversione, alla penitenza, al cambiamento di mente e di cuore. La loro vita è nelle sue mani. Lui però a volte la chiede per dare loro una più grande gloria. Giovanni ora si riveste anche della gloria del martirio. Come vero martire entra nel regno dei cieli.

Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Dobbiamo sempre guardare la storia con occhi soprannaturali, di Spirito Santo. Tutto nella nostra vita dobbiamo vedere con gli occhi di Dio. La fede ci dice che il Signore è il Signore. Nessun altro è il Signore. Quando qualcosa ci accade, sempre dobbiamo chiederci: perché il Signore lo ha permesso? Perché vuole manifestare attraverso la mia vita la sua gloria. Vuole rivelare al mondo e ai suoi angeli e santi la nostra fedeltà, la libertà dalle cose di questo mondo, la disponibilità anche a consegnare a Lui il nostro corpo perché ne faccia l’uso che a Lui piacerà. Se guardiamo con gli occhi di fede Cristo Gesù Crocifisso, dobbiamo confessare che amore più grande non esiste. La Croce rivela tutta la potenza dell’amore del Padre e di Gesù per l’uomo. Se Cristo non avesse visto la sofferenza come atto supremo di amore, se si fosse sottratto ad essa, noi mai avremmo potuto conoscere il vero amore di Dio per noi. Grazie, Cristo Gesù!
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci occhi di fede sempre.