vangelo del giorno

Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?

Eb 10,1-10; Sal 39,2-3.7-8.10-11; Mc 3,31-35.
24 GENNAIO

La Vergine Maria è fuori. Di certo però non è Lei che manda a chiamare Cristo Gesù. Dal Vangelo di Luca sappiamo la risposta datale dal Figlio nel tempio di Gerusalemme. La Madre di Dio sa che il Figlio deve fare la volontà del Padre e lo rispetta.

I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Lc 2,41-52).

La Vergine Maria sa che Gesù non va cercato. Per Gesù valgono al sommo le regole da lui date perché vengano osservate da tutti coloro che sono chiamati a seguirlo e che di loro libera volontà decidono di andare dietro di Lui, per porsi al servizio del Regno.

Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio» (Lc 9,57-62).

I parenti di Gesù nulla sanno del mistero di Gesù e nulla conoscono. Per essi cercarlo, disturbarlo, impedirgli di compiere la volontà del Padre, tentarlo è senza alcuna importanza. Il Vangelo secondo Giovanni ci rivela che essi non credevano in Gesù.

Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. I suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va’ nella Giudea, perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu compi. Nessuno infatti, se vuole essere riconosciuto pubblicamente, agisce di nascosto. Se fai queste cose, manifesta te stesso al mondo!». Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. Gesù allora disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è sempre pronto. Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di esso io attesto che le sue opere sono cattive. Salite voi alla festa; io non salgo a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto». Dopo aver detto queste cose, restò nella Galilea (Gv 7,2-9).

Gesù coglie questo momento per affermare la verità della vera parentela. Per Lui non esiste la parentela secondo la carne. Esiste quella secondo lo spirito. Questa parentela si fonda sull’ascolto della sua Parola. Si ascolta la sua Parola, si obbedisce ad essa, si è fratelli e sorelle e madre di Gesù. Non si ascolta la sua Parola, si è come estranei.

Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

Questa estraneità sarà anche nell’eternità. Chi sarà conosciuto dinanzi al Padre come suo amico e suo famigliare? Chi lo ha confessato davanti agli uomini. Quanti davanti agli uomini lo hanno misconosciuto o si sono vergognati di Lui, anche Lui si vergognerà di essi nel regno eterno. Questa regola vale per il tempo e per l’eternità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ascoltatori della Parola.