vangelo del giorno

Chi lavora ha diritto al suo nutrimento

11 GIUGNO (Mt 10,7-13)

Da tutti oggi si predica che la Chiesa deve stare dalla parte dei poveri. Se per Chiesa si intende tutto il popolo di Dio, ogni cristiano non è chiamato a stare dalla parte dei poveri, ma dalla parte dell’uomo. Gesù non è venuto per i poveri, ma per l’uomo, per invitarlo a lasciarsi avvolgere dall’amore grande, onnipotente, creatore del Padre suo. Se invece per Chiesa si intendono i suoi ministri sacri: Papa, Vescovi, Sacerdoti, Diaconi, costoro non devono stare dalla parte dei poveri, devono essere i più poveri dei poveri, perché Gesù li ha affidati alla sola misericordia, carità, provvidenza del Padre.

Ma ogni uomo è dalla provvidenza del Padre, ad una condizione però: che cerchi il regno di Dio e la sua giustizia. Ogni altra cosa gli sarà donata in sovrappiù. Il discorso di Gesù sulla provvidenza divina vale per ogni uomo. Noi viviamo il Vangelo, testimoniano con la nostra vita il regno di Dio venuto in mezzo a noi, cerchiamo di crescere nella Parola, amiamo il Signore, siamo custoditi da una alleanza stipulata con il nostro Dio. Noi serviamo Lui, Lui serve noi. Noi costruiamo il suo regno, Lui costruisce la nostra casa. Questa alleanza dura sempre. Mai sarà infranta dal Signore.

I missionari di Gesù devono andare per il mondo rispettando con grande onestà questo contratto che Cristo Gesù ha stipulato con il Padre suo per i suoi. Loro predicheranno la Buona Novella, si dedicheranno a creare il regno di Dio, a formare la sua Chiesa, a testimoniare Cristo morto e risorto, vita eterna per l’intera umanità, saranno liberi dai beni di questo mondo e il Padre dei cieli farà sempre trovare loro un’anima buona che vorrà condividere con essi la sua casa e il suo pane. Così ha vissuto Gesù Signore: sempre custodito, protetto, benedetto dalla provvidenza del Padre suo.

Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.

Non avendo né oro e né argento da dare, cosa dovrà offrire il missionario di Gesù ad ogni uomo che bussa alla porta del suo cuore? Lui carente di ogni bene di questo mondo, è però ricco di tutti i beni del cielo. Questi beni dovrà dare ad ogni uomo.

Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto (At 3, 1-10).

I missionari di Gesù devono ricolmare il mondo della loro ricchezza spirituale, che è infinita. Essi dovranno essere il vero sollievo dell’umanità affranta, stanca, oppressa, non attraverso il dono di oro o argento, che non possiedono, bensì attraverso l’elargizione di ogni dono divino di cui ricco è il loro cuore. Quando essi daranno ad ogni uomo il vero Dio, ogni vita fiorisce nel cuore di chi lo riceve. Senza pane si può anche vivere, senza Dio nessuno potrà vivere. La povertà è quella creata da Satana. Lui ci ha rubato Dio. Ce lo ruba ogni giorno. Ci dona un falso Dio per la nostra rovina.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ricchi del nostro Dio.