vangelo del giorno

Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo

Is 1,10.16-20; Sal 49,8-9.16-17.21.23; Mt 23,1-12.
14 MARZO

Il Capitolo XXIII del Vangelo secondo Matteo non parla ai farisei e agli scribi del Giudaismo, agli oppositori di Cristo Gesù, bramosi della sua morte, perché secondo il loro giudizio Gesù era venuto a rovinarli. La voce cavernosa e infernale degli spiriti immondi che si opponevano a Gesù perché non volevano uscire dai corpi degli uomini è la stessa voce di scribi e farisei che non vogliono uscire dal corpo della religione e della fede che essi hanno invaso. Come Satana occupa i corpi, così essi occupano la Scrittura e tutta la religione. Gesù nulla ha potuto per il loro esorcismo. Sono stati loro che lo hanno tolto dalla storia, appendendolo al legno della croce.

Questa è storia. Gesù non vuole che nel suo regno si viva e si agisca alla maniera di scribi e farisei e capi dei sacerdoti. Non vuole che il suo Vangelo venga occupato da cuori che vivono nella carne, pensano secondo la carne, combattendo lo Spirito di Dio che è luce, verità, giustizia, santità, amore, misericordia, compassione, pietà, perenne ascolto, totale obbedienza. Gesù vuole che sia la sua Parola ad occupare il cuore, non il cuore ad invadere la sua Parola. È la Parola che deve trasformare il cuore di pietra in un cuore secondo lo Spirito, non il cuore trasformare in pietra la Parola dello Spirito. Questo pericolo è sempre latente, nascosto. È facile rendere pietra il Vangelo.

Ogni vera “rivoluzione” che si vuole operare nella Chiesa deve avvenire nel cuore. Possiamo cambiare tutte le strutture, ma se il cuore è di pietra, cammina secondo la carne, occuperà le nuove strutture e le invaderà, trasformandole in nuove strutture di pietra. È facile trasformare il Vangelo in una struttura di pietra. Invece si cambia il cuore, e all’istante le strutture di pietra, anche quelle più vecchie, diventeranno strutture secondo lo Spirito Santo. Esse non sono più occupate dal pensiero secondo la carne, ma da quello secondo lo Spirito di Dio. Ma il cuore uno solo lo può cambiare: lo Spirito del Signore che irrompe con tutta la sua divina ed eterna onnipotenza di grazia. La storia della Chiesa ci attesta che è stato sempre lo Spirito di Dio che ha straformato ciò che era pietra in spirito, trasformando molti cuori di pietra in cuori di spirito. Senza la sua onnipotente azione, la Chiesa sarebbe un fossile o un rudere.

Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.

La prima regola per dare perenne vitalità alla Chiesa di Gesù è una obbedienza perenne ai pastori, a quanti nel nome di Gesù curano il gregge. L’obbedienza deve essere la stessa che Gesù ha dato a Caifa e al Sinedrio, lasciandosi da essi consegnare al potere di Roma. Deve essere la stessa che Gesù diede a Pilato, abbandonandosi a lui che lo ha posto nelle mani dei soldati perché fosse crocifisso. Senza questa obbedienza, mai la Chiesa sarà secondo lo Spirito di Dio, vivrà secondo la carne. Ma una Chiesa che vive secondo la carne, mai potrà dare salvezza. La salvezza è generata dalla Chiesa che vive secondo lo Spirito del Signore.

La seconda regola vuole che nessuno si ponga sopra gli altri, si proclami guida degli altri. Questo significa dare allo Spirito Santo sempre il primo posto. È Lui che deve ispirare, dare carismi, creare i ministeri, assegnare i posti, indicare la via da seguire ad ogni cuore per manifestare lo splendore del Vangelo ad ogni cuore.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vera Chiesa di Gesù.