vangelo del giorno

Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete

Ml 3,13-20a; Sal 1,1-4.6; Lc 11,5-13.
12 OTTOBRE
Nella Lettera ai Romani troviamo un principio che può aiutarci a comprendere quanto Gesù insegna ai suoi discepoli sulla preghiera. Per Paolo ogni azione quotidiana del cristiano deve nascere dalla fede. Quanto non viene dalla fede è peccato.

D’ora in poi non giudichiamoci più gli uni gli altri; piuttosto fate in modo di non essere causa di inciampo o di scandalo per il fratello. Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro. Ora se per un cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Non mandare in rovina con il tuo cibo colui per il quale Cristo è morto! Non divenga motivo di rimprovero il bene di cui godete! Il regno di Dio infatti non è cibo o bevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: chi si fa servitore di Cristo in queste cose è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini. Cerchiamo dunque ciò che porta alla pace e alla edificazione vicendevole. Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibo! Tutte le cose sono pure; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo. Perciò è bene non mangiare carne né bere vino né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi. La convinzione che tu hai, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non condanna se stesso a causa di ciò che approva. Ma chi è nel dubbio, mangiando si condanna, perché non agisce secondo coscienza; tutto ciò, infatti, che non viene dalla coscienza è peccato (Omne autem quod non ex fide peccatum est – p©n d Ö oÙk ™k p…stewj ¡mart…a ™st…n (Rm 14,13-23).

Fede per Paolo è la volontà di Dio che deve governare ogni azione dell’uomo. Si mangia nella fede, secondo la fede. Anche il prendere cibo deve essere aiuto alla fede. Se diviene scandalo, allora non si agisce di certo per fede. Così è la preghiera di richiesta agli uomini e anche al Signore. Essa può essere rivolta solo perché  Gesù ha garantito il suo esaudimento. Se questa fede non è forte nel cuore, diviene inutile chiedere. Manca il fondamento, la certezza, la garanzia. Gesù si è fatto garante per noi. Tu preghi con fede, secondo le regole della fede, sarai ascoltato. Non preghi con fede, secondo le modalità da Lui indicate, mai potrai essere ascoltato. Sapendo questo, prima di mettersi in preghiera, prima di chiedere qualcosa a qualcuno, sempre si deve operare un esame di coscienza. Urge che ognuno sappia se le regole della fede ci sono tutte o se ne manca qualcuna. Se qualcuna manca, si deve correre ai ripari. Regola essenziale per essere ascoltati è il perdono, il cuore libero, puro, senza malizia, perversità, inganno, dolo, menzogna, odio, astio, invidia, gelosia, concupiscenza e cose del genere. Purificato il cuore, subito si deve rendere monda la mente da tutti quei pensieri che non sono purissimo bene. Anche un solo pensiero di non bene fa sì che la nostra preghiera non sia secondo la fede. Non sarà ascoltata.

Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

La fede è certezza infallibile che ogni Parola detta, proferita, insegnata da Gesù si compirà per noi, a condizione che i requisiti chiesti dalla stessa Parola vengano adempiuti da noi. Ogni Parola di Gesù è condizionata alle altre sue Parole. Una sola Parola mai potrà essere norma di vera fede. È norma di vera fede la Parola, il Vangelo, non le parole, i versetti, i capitoli del Vangelo. Anche questa verità va posta nel cuore. Oggi si crede in una parola, in un versetto, ma non si crede nella Parola, nel Vangelo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede nella Parola.