vangelo del giorno

Coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica

23 SETTEMBRE (Lc 8,19-21)

 
Nel Vangelo troviamo soltanto cinque episodi che rivelano il rapporto tra Gesù e la Madre sua. In essi è come se fossimo posti dinanzi ad una distanza infinita di Cristo nei riguardi della Madre. Se però leggiamo nello Spirito Santo questi episodi, appare con tutta evidenza che le apparenze non sono la verità. La verità è sempre dello Spirito del Signore, mai della lettera del Vangelo. La lettera deve rimanere sempre lettera.

I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro (Lc 2,41-50). 

Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora» (Gv 2,1-10). 

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé (Gv 19, 25-27).

Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11,27-28). 

E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Chi legge con attenzione, nella saggezza sempre nuova dello Spirito Santo, questi cinque brani, deve confessare che vi è una verità che emerge in ogni intervento di Gesù Signore. Gesù è la Verità eterna fattasi carne. È la Verità che dovrà sempre donare verità ad ogni persona. Anche la Madre sua dovrà essere sempre dalla Verità di Gesù. I suoi discepoli ed ogni altro uomo, sia esso anche parente, amico, entusiasta, mai dovranno essere da una verità inferiore, ma sempre dalla sua suprema ed eterna Verità. Non c’è una verità in questo mondo che non debba essere da Cristo Signore.

Questo principio va applicato anche alla Chiesa fondata su Pietro. Sulla terra è in questa Chiesa la suprema ed eterna verità della salvezza. Ogni altra chiesa, ogni altra confessione, ogni altra religione mai potrà costituirsi verità di salvezza, perché non lo è. Inganna i fratelli. Li trascina su vie di morte, non di vita, di tenebre, non di luce. Come Cristo Signore la Chiesa fondata su Pietro deve avere la forza di attestare questa infinita distanza che la separa da ogni altra via umana per andare a Dio.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci questa divina certezza.