vangelo del giorno

COME, EGLI STESSO NON LO SA

Ez 17,22-24; Sal 91; 2 Cor 5,6-10; Mc 4,26-34
17 GIUGNO

Un contadino semina del buon seme nel suo campo. Esso porta in sé un germe di vita. Una volta affidato alla terra, inizia il suo particolare processo e sviluppo della vita. Il contadino può solo vegliare su di esso, perché non venga distrutto da agenti esterni, ma la crescita e maturazione non dipendono da lui. San Pietro applica questa verità ad ogni discepolo di Gesù. La parola di Dio è il germe incorruttibile che Dio ha posto nel nostro cuore e che deve produrre un frutto di vita eterna. Questo germe deve però trovare nella nostra anima, nel nostro spirito e nel nostro corpo la terra buona per potersi sviluppare, crescere, maturare, produrre ogni buon frutto di santità.

E se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri. Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia. Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio. Dopo aver purificato le vostre anime con l’obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, rigenerati non da un seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna. Perché ogni carne è come l’erba e tutta la sua gloria come un fiore di campo. L’erba inaridisce, i fiori cadono, ma la parola del Signore rimane in eterno. E questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato (1Pt 1,17-25).

Anche l’Apostolo Giovanni rivela ai cristiani questa verità. Essi portano nel loro cuore un germe divino di santità, grazia, spirito Santo. Essi non possono peccare, perché questo germe è di santità non di peccato, di verità non di falsità, di obbedienza mai di disobbedienza. Il cristiano sempre deve essere il terreno buono perché il seme giunga alla sua piena maturazione, sviluppo, crescita, fruttificazione. È la sua missione.

Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello (Gv 3,7-10).

Quando la parola che seminiamo nei cuori porta con sé questo germe divino? Quando essa esce dal nostro cuore come vero veicolo dello Spirito Santo. Se il cuore è privo di Spirito Santo, anche la parola sarà priva di Spirito Santo. Se data, non produce frutto. Manca in essa il germe divino che è lo Spirito del Signore. Cuore, Spirito Santo, Parola data devono essere una cosa sola. è lo Spirito Santo il germe divino, non la Parola. La parola è solo il veicolo che necessariamente dovrà portare lo Spirito nei cuori.

Diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Cosa è allora la predicazione? Il veicolo attraverso il quale è dato lo Spirito Santo.

Madre di Dio, Angeli, Santi, colmateci di Spirito Santo per dare una parola di salvezza.