Concepirai un figlio – Verrà chiamato Figlio dell’Altissimo

04 Maggio
Concepirai un figlio

Ora l’Angelo annunzia a Maria lo scopo, il fine, il motivo per cui Lui è venuto a farle visita: “Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”. Dio a Maria le rivela che sarà madre. Lei concepirà un figlio, lo darà alla luce, lo chiamerà Gesù. Dio le annunzia che Lei dovrà essere madre di un Bambino che chiamerà Gesù, che significa: Dio è la salvezza, Dio salva. Appare già evidente nel nome che il Bambino di Maria è salvezza di Dio in mezzo al suo popolo. Anzi è più che la salvezza di Dio, è Dio stesso che viene per salvare il suo popolo.

L’Antico Testamento ci rivela che Abramo chiede un figlio a Dio, anche Isacco lo chiede. Anna va nel tempio e innalza al Signore la sua supplica per avere un figlio. Con Maria tutto è diverso. Non è Maria che chiede un figlio a Dio. È Dio che chiede un figlio a Maria. Avendo Dio bisogno di un figlio vero uomo, ha necessità di una donna che lo concepisca, lo partorisca, gli doni vera vita umana. È Dio che viene e rivela a Maria qual è la sua volontà. Lei deve dargli un figlio. Deve dargli un figlio per la salvezza del suo popolo. Deve dargli quel figlio di cui parla la profezia di Isaia. Quello che nascerà da Maria sarà un figlio veramente speciale.

In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda.

Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.

Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti (Is 8,23-9,6).

La promessa fatta da Dio al serpente, quella fatta ad Abramo, tutte le altre promesse manifestate e rivelate attraverso i profeti e i giusti dell’Antico Testamento, in quasi duemila anni di cammino del Signore con i figli di Abramo, oggi si compiono in questa richiesta che Dio fa alla Vergine di Nazaret. Tu, Maria, mi dovrai generare il Figlio della promessa, il Figlio nel quale ho posto benedizione di tutte le genti, il Figlio che è salvezza per il mio popolo Israele, il Figlio che sarà la pace delle nazioni, il Figlio che illuminerà il mondo con una luce nuova, luce divina, celeste, luce di verità e vera conoscenza della Parola del Signore.

Tu, Maria, sei stata scelta per essere vera porta attraverso la quale ogni mia Parola troverà compimento nel Figlio che tu genererai, partorirai, chiamerai Gesù. Questo è l’onore e la gloria che il Signore ti dona. Per questo Lui ti ha creato piena di grazia. Per questo Lui è con te, in te, per te. Per questo tu hai trovato grazia ai suoi occhi. In Te il Figlio dell’Altissimo dovrà farsi vero uomo. In te la Salvezza eterna dovrà farsi carne. Per te dovrà venire al mondo. Tutto ora è nella tua risposta, nella tua volontà, nella tua obbedienza, nel tuo saperti fare dono. Dio in te si è fatto dono di grazia perché tu per Lui ti faccia dono di grazia. Grazia per grazia, dono per dono.

Da un sì di Maria cielo e terra verranno sconvolti. Da un suo no, l’inferno e solo l’inferno potrà governare il mondo. Se Maria non accoglierà questa richiesta divina, tutto l’universo sarà condannato alla non vita, alla non benedizione, alla non salvezza. Cielo e terra sono in attesa della risposta che la Vergine Maria darà all’Angelo. Sapendo noi già chi è la Vergine Maria: la piena di grazia, sempre Lei si lascerà muovere e governare dalla grazia di Dio, per cui la sua risposta non può essere se non una consegna piena al Signore. Pur essendo Lei inadeguata come creatura, pur sentendosi nullità dinanzi a Dio, Lei sa che consegnandosi a Dio, Dio opererà ogni cosa secondo la sua volontà, la sua onnipotenza, la sua grazia.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a dare tutto di noi a Dio.

Verrà chiamato Figlio dell’Altissimo

Il Figlio dell’Altissimo è il Messia del Signore. È quel Figlio annunziato dai Salmi. È anche quel Figlio che è avvolto di un mistero eterno. Il Figlio dell’Altissimo è anche quel Figlio annunziato da Dio a Davide. Le parole dell’Angelo conducono a questa duplice figliolanza: “Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre”. Da Maria dovrà nascere il Messia. La profezia rivela che è anche Figlio per generazione eterna.

Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano? Insorgono i re della terra e i prìncipi congiurano insieme contro il Signore e il suo consacrato: «Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il loro giogo!». Ride colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe di loro. Egli parla nella sua ira, li spaventa con la sua collera: «Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna». Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Chiedimi e ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane. Le spezzerai con scettro di ferro, come vaso di argilla le frantumerai». E ora siate saggi, o sovrani; lasciatevi correggere, o giudici della terra; servite il Signore con timore e rallegratevi con tremore. Imparate la disciplina, perché non si adiri e voi perdiate la via: in un attimo divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia (Sal 2,1-12).

Oracolo del Signore al mio signore: «Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi». Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici! A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato. Il Signore ha giurato e non si pente: «Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek». Il Signore è alla tua destra! Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira, sarà giudice fra le genti, ammucchierà cadaveri, abbatterà teste su vasta terra; lungo il cammino si disseta al torrente, perciò solleva alta la testa (Sal 110 (109) 1-7).

Il Vangelo secondo Giovanni ci rivelerà chi è il Figlio dell’Altissimo: È il suo Verbo Eterno, il suo Unigenito, che è Dio da Dio, Dio rivolto sempre verso Dio. Questo Dio, questo Verbo, questo Unigenito consustanziale al Padre, diviene consustanziale all’uomo, per la Vergine Maria.

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.

A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. (Gv 1,1-18).

Il Figlio che nascerà da Maria sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, perché Lui è realmente, sostanzialmente, eternamente Figlio di Dio. Lui è Figlio dell’Altissimo prima che il mondo fosse creato. Lui è Dio, da Dio, per generazione, da sempre e per sempre. Gesù non è il Figlio dell’altissimo per creazione, elezione, chiamata, missione. Lui è il Figlio, è l’unico Figlio di Dio. Tutti gli altri figli sono per adozione. Maria darà vita nella carne al vero Figlio di Dio.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede in Cristo Signore.