vangelo del giorno

Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare

1 Re 19,9a.11-13a; Sal 84,9-14; Rm 9,1-5; Mt 14,22-33.
13 AGOSTO – XIX DOMENICA T.O.
La preghiera in Cristo Gesù è vero trapianto di cuore, volontà, pensieri, desideri. Lui si ritira in disparte, da solo. Si mette in comunione con il Padre, nello Spirito Santo, e chiede a Dio che gli faccia dono del cuore, volontà, pensieri, desideri, perché lui vuole amare con il suo cuore, volere con la sua volontà, pensare con i suoi pensieri, desiderare con i suoi desideri. Gesù non vuole essere da se stesso neanche in un moto primo della sua mente e del suo cuore. Perché questo mai succeda, è necessario il trapianto di tutto il Padre in Lui. Che Gesù non chieda altra grazia al Padre se non questa, ce lo rivela Lui stesso nella preghiera elevata a Dio nell’orto degli Ulivi.

Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione» (Lc 22,39-46).

Questo trapianto di Dio iniziato il giorno dopo il battesimo nel fiume Giordano, Gesù lo chiede giorno per giorno e notte per notte. È un trapianto che non avviene una volta per sempre. È come se Gesù stesse sempre sotto i ferri. Un solo istante senza il cuore del Padre e la tentazione subito si fa strada perché Cristo agisca da se stesso e non da Dio. Dopo il battesimo, Gesù perfezionò questo trapianto nel deserto, vera sala operatoria per Lui. Che il trapianto fosse perfetto lo attesta l’immediatezza con la quale Lui vince la tentazione di Satana. Tra la tentazione e la vittoria vi è spazio solo per la risposta. Questa notte il cuore del Padre chiede a Gesù che compia un’opera mai comandata finora. Gli chiede di rivelarsi ai suoi discepoli come nessun altro mai si era rivelato. Lui è sopra ogni uomo che lo ha preceduto e sopra anche ogni uomo che verrà dopo di Lui. Tutti dovranno conoscere la sua unicità dinanzi a Dio. Gesù obbedisce e cammina sulle acque. Qual è il frutto della sua obbedienza? Nei discepoli nasce la vera fede. Lui è confessato come vero Figlio di Dio, vero Messia. Dall’obbedienza di Cristo al Padre nasce la vera fede nella sua persona nei discepoli.

Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

Questa legge di Cristo obbliga ogni suo discepolo. Ogni discepolo giorno per giorno deve chiedere a Cristo il dono del suo cuore. Ricevuto il cuore, da esso riceverà il desiderio da realizzare, la Parola da vivere, la volontà da compiere. Dall’obbedienza puntuale al desiderio, alla volontà, alla Parola il mondo vedrà e inizierà a conoscere chi è un vero discepolo di Gesù. Sarà sempre dalla vera conoscenza del discepolo che si giunge alla vera conoscenza di Cristo e dalla vera conoscenza di Cristo alla conoscenza del Padre. Oggi il mondo è senza la conoscenza del Padre, perché manca della vera conoscenza di Cristo, perché il cristiano è senza la sua verità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri in Cristo Gesù.