vangelo del giorno

Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino

7 GENNAIO (Mt 4,12-17.23-25)

Per i Giudei del tempo di Gesù convertirsi è abbandonare Mosè e la sua Legge per entrare nella pienezza della volontà di Dio, che viene data loro da Cristo Gesù, ultima e definitiva, perfetta e completa Parola di Dio. Gesù invita tutti a questa conversione che è dai comandamenti alle beatitudini, che sono il superamento della Legge antica della giustizia, perché da oggi tutti devono entrare in una giustizia superiore, che sempre si deve completare con la legge perfetta della carità. Ecco le sue prime parole.

Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste (Cfr. Mt 5, 20.48).

Oggi per noi, suoi discepoli, la conversione è a tutta la verità cui giorno per giorno conduce lo Spirito Santo. Convertirsi a tutta la verità significa lasciare i vecchi schemi di ieri, le trincee di ieri, le battaglie di ieri, perché oggi abbiamo nuove forme e nuove vie per vivere, annunciare, testimoniare, rendere visibile il Vangelo della salvezza.

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

La vera conversione non è soltanto alla Parola di Dio che oggi risuona nuova, perfetta, tutta intera ai nostri orecchi, è anche alla modalità nuova di annunziare il Vangelo, proclamare la Parola, essere testimoni della verità e della grazia di Cristo Signore. Questa modalità nuova consiste nella creazione visibile del regno di Dio sulla nostra terra, distruggendo, annientando, abolendo con la nostra opera tutte le conseguenze del peccato dell’uomo, che sono infermità, malattie, povertà, miserie spirituali e fisiche.

Le cinque azioni della vera evangelizzazione sono: predicare, percorrere insegnare, annunciare, guarire. La parola va detta dinanzi a tutti, pubblicamente, va annunziata al singolo e alla folla. Non solamente in un luogo, ma in tutti i luoghi, in modo che ogni persona la possa ascoltare. Al dono della Parola va sempre aggiunta la spiegazione, l’ammaestramento, l’insegnamento. Concretamente poi è necessario che si operi anche sul corpo dell’uomo e non solo nel suo spirito. Il corpo va risanato.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri missionari di Gesù.