vangelo del giorno

Così hai deciso nella tua benevolenza

Es 3,1-6.9-12; Sal 102,1-4.6-7; Mt 11,25-27.
19 LUGLIO
L’Apostolo ci rivela che è dall’eternità che il Padre, nella sua benevolenza, ha  deciso di costituire il Figlio suo Unigenito, unico e solo mediatore sia nella creazione che nella redenzione e salvezza del Genere umano. Nulla senza di Lui, tutto in Lui e per Lui.

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto,  avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.

Perciò anch’io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose (Ef 1,3-23).

La mediazione di Cristo Gesù non solo è universale, ma nella sua universalità è triplice. Essa è in Lui, con Lui, per Lui. Se fosse solo per Lui, ottenuti i beni divini, ognuno potrebbe viverli senza di Dio. Essendo mediazione in Lui, è in Lui che tutto può essere vissuto. Ma non solo è per Lui, in Lui, è anche con Lui e Lui è tutto il suo corpo che è la Chiesa. Ogni dono attinto si può vivere ricevendo vita dagli altri doni del corpo e così la mediazione non è solo in Cristo, con Cristo, per Cristo, ma in Cristo nella Chiesa, con Cristo con la Chiesa, per Cristo per la Chiesa. Così il Padre ha deciso fin dall’eternità nella sua benevolenza. Cristo e la sua Chiesa sono una sola mediazione.

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.Mt11,25-27

Oggi i pericoli sono due: sradicare la Chiesa di Cristo fondata su Pietro dalla vera mediazione. Vi sarebbe la mediazione, ma non necessariamente per la Chiesa, nella Chiesa, con la Chiesa. L’altro pericolo è di confessare la mediazione per Cristo, ma solo come origine, abolendo le altre due mediazioni in Cristo, con Cristo. Cristo ha prodotto questi beni, come un campo produce molti frutti. Ora il campo non serve più. Cristo invece “serve” sempre, perché la mediazione è anche con Lui e in Lui, come sempre serve la Chiesa perché la mediazione è in Cristo nella Chiesa, con Cristo nella Chiesa, per Cristo per la Chiesa. Se una verità cade, cade tutta la mediazione.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi dateci la vera scienza di Cristo