vangelo del giorno

Così hai deciso nella tua benevolenza

15 LUGLIO (Mt 11,25-27)

Conoscere Cristo Gesù è giustizia perfetta. Una falsa conoscenza di Gesù si trasforma in tenebre per la nostra vita. Mentre la vera, la giusta, la completa scienza di Lui illumina tutta la nostra esistenza di una luce perennemente nuova, man mano che in questa scienza e in questa conoscenza si progredisce. La Lettera agli Ebrei inizia proprio da questa scienza e da questa conoscenza. Essa mette Gesù in relazione agli Angeli e allo stesso Mosè, ritenuto dagli Ebrei il più grande profeta di Dio.

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.

Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato? E ancora: Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio. Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli simili al vento, e i suoi ministri come fiamma di fuoco, al Figlio invece dice: Il tuo trono, Dio, sta nei secoli dei secoli; e: Lo scettro del tuo regno è scettro di equità; hai amato la giustizia e odiato l’iniquità, perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di esultanza, a preferenza dei tuoi compagni. E ancora: In principio tu, Signore, hai fondato la terra e i cieli sono opera delle tue mani. Essi periranno, ma tu rimani; tutti si logoreranno come un vestito.2Come un mantello li avvolgerai, come un vestito anch’essi saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso e i tuoi anni non avranno fine. E a quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra, finché io non abbia messo i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi? Non sono forse tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza? (Eb 1,1-14)

Perciò, fratelli santi, voi che siete partecipi di una vocazione celeste, prestate attenzione a Gesù, l’apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo, il quale è degno di fede per colui che l’ha costituito tale, come lo fu anche Mosè in tutta la sua casa. Ma, in confronto a Mosè, egli è stato giudicato degno di una gloria tanto maggiore quanto l’onore del costruttore della casa supera quello della casa stessa. Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto è Dio. In verità Mosè fu degno di fede in tutta la sua casa come servitore, per dare testimonianza di ciò che doveva essere annunciato più tardi. Cristo, invece, lo fu come figlio, posto sopra la sua casa. E la sua casa siamo noi, se conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo (Eb 3,1-5).

Cristo Gesù è il Mediatore unico, la sola Scala, la sola Via, la sola Verità, la sola Grazia, il solo Buon Pastore, il solo Rivelatore del Padre, il solo Salvatore degli uomini, il solo Redentore dell’umanità, il solo che può mettere in comunione l’uomo con il cuore del Padre. Solo in Lui si può conoscere e amare Dio. Solo in Lui, con Lui, per Lui, si può amare secondo purissima verità ogni uomo. Tutti devono passare attraverso Cristo, se vogliono raggiungere il vero Dio. Senza Cristo si adora un Dio frantumato. Senza di Lui, di Dio si ha solo qualche pezzo di verità, il resto è falsità.

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Anche Mosè, Elia, Osea, Isaia, Geremia, Ezechiele, Abramo si devono convertire a Cristo Gesù. La verità da essi annunziata su Dio è parziale, lacunosa, appena in germe. Tutto l’Antico Testamento per rapporto a Gesù, la Quercia di Dio, è in tutto simile ad una ghianda. Chi vede la sola ghianda mai saprà cosa è una Quercia. Se leggo solo l’Antico Testamento, mai saprò chi è veramente il Signore. È la pienezza della verità e dell’amore di Dio nell’eternità e nel tempo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità di Cristo Gesù.