vangelo del giorno

Così sarà alla fine del mondo

1 Re 3,5.7-12; Sal 118,57.72.76-77.127-130; Rm 8,28-30; Mt 13,44-52.
30 LUGLIO – XVII DOMENICA T.O.
La teologia è l’offerta, oggi, in questo tempo, a questo uomo, della pienezza del pensiero del Padre, nella comprensione attuale di esso, nella luce dello Spirito Santo, il solo che conduce i missionari di Cristo Gesù e ogni altro suo discepolo a tutta la verità. Allora è giusto che ci chiediamo: il regno di Dio è ancora l’unico tesoro nascosto, l’unica perla preziosa che esigono la vendita anche del nostro corpo alla croce per entrare in possesso di essi? E ancora: il regno dei cieli è ancora questa rete gettata nel mare che prende ogni genere di pesci buoni e cattivi e che nel momento in cui viene tirata a riva subito i pescatori operano la grande separazione tra i pesci buoni e quelli cattivi? O con il Salmo dobbiamo chiederci: “Forse è mutato il pensiero di Dio?”.

La mia voce verso Dio: io grido aiuto! La mia voce verso Dio, perché mi ascolti. Nel giorno della mia angoscia io cerco il Signore, nella notte le mie mani sono tese e non si stancano; l’anima mia rifiuta di calmarsi. Mi ricordo di Dio e gemo, medito e viene meno il mio spirito. Tu trattieni dal sonno i miei occhi, sono turbato e incapace di parlare. Ripenso ai giorni passati, ricordo gli anni lontani. Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: medito e il mio spirito si va interrogando. Forse il Signore ci respingerà per sempre, non sarà mai più benevolo con noi? È forse cessato per sempre il suo amore, è finita la sua promessa per sempre? Può Dio aver dimenticato la pietà, aver chiuso nell’ira la sua misericordia? E ho detto: «Questo è il mio tormento: è mutata la destra dell’Altissimo». Ricordo i prodigi del Signore, sì, ricordo le tue meraviglie di un tempo. Vado considerando le tue opere, medito tutte le tue prodezze. O Dio, santa è la tua via; quale dio è grande come il nostro Dio? Tu sei il Dio che opera meraviglie, manifesti la tua forza fra i popoli. Hai riscattato il tuo popolo con il tuo braccio, i figli di Giacobbe e di Giuseppe. Ti videro le acque, o Dio, ti videro le acque e ne furono sconvolte; sussultarono anche gli abissi. Le nubi rovesciavano acqua, scoppiava il tuono nel cielo; le tue saette guizzavano. Il boato dei tuoi tuoni nel turbine, le tue folgori rischiaravano il mondo; tremava e si scuoteva la terra. Sul mare la tua via, i tuoi sentieri sulle grandi acque, ma le tue orme non furono riconosciute. Guidasti come un gregge il tuo popolo per mano di Mosè e di Aronne (Sal 77 /76) 1-21).

Come per il Salmista, anche per me oggi è questo il mio tormento: “È mutato il pensiero del Signore?”. Se è mutato, quale profeta Lui ha mandato sulla terra per annunziare questo mutamento? Ma se è mutato il pensiero del Signore, Cristo Gesù non è più il suo pensiero. Se Cristo Gesù non è il suo pensiero, neanche il Vangelo è più il pensiero del cristiano. Qual è allora il pensiero del cristiano e su quali testimonianze viene garantita la sua verità? L’inferno eterno è ancora pensiero di Dio, dal momento che ormai tutti annunziano la chiusura di esso e addirittura la non esistenza? Se questo è vero, dobbiamo affermare che il pensiero di Dio è mutato.

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.  Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Se il pensiero di Dio non è più Cristo Signore, neanche il suo Vangelo è più il pensiero del cristiano. Anche la Scrittura perde il suo valore di rivelazione del pensiero di Dio. La Chiesa non è più obbligata a predicare la Parola antica di Dio, avendo il Signore mutato il suo pensiero. Ma se Dio ha mutato il suo pensiero, a che serve la conoscenza della Scrittura, della Tradizione, del Magistero in tutto ciò che è del pensiero vecchio di Dio? A che servono i grandi teologi e Padri del passato? Nessuno si sta accorgendo che una sola affermazione sta distruggendo tutta la verità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci il vero pensiero di Dio.