vangelo del giorno

Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me

At 6,1-7; Sal 32,1-2.4-5.18-19; 1 Pt 2,4-9; Gv 14,1-12.
14 MAGGIO – V DOMENICA DI PASQUA

Oggi Gesù ci offre una regola che se bene osservata può dare alla nostra evangelizzazione la sua giusta modalità perché operi ogni frutto di conversione. Questa regola in verità è semplice, non è complessa né difficile da comprendere.

Gesù chiede ai suoi discepoli due cose, delle quali l’una è la conseguenza dell’altra, l’una il frutto dell’altra. I suoi discepoli devono credere che Lui è nel Padre e il Padre in Lui. Come i discepoli potranno avere questa fede e confessarla con grande convincimento? Contemplando le opere di Gesù. Esse attestano che è il Padre che le opera. Esse sono opere del Creatore, del Signore, del Dio dell’uomo. Sono opere più grandi di quelle di Mosè, più grandi di tutte le altre opere compiute dal Padre fin dalla creazione del mondo. Le opere di Dio che sono opere di Gesù attestano e rivelano che Dio è in Gesù e Gesù è in Dio. Il Padre agisce in Cristo, con Cristo, per Cristo.

La stessa cosa Gesù vuole che avvenga tra Lui e i suoi discepoli. Il mondo deve credere che Gesù è nei discepoli e i discepoli sono in Gesù. Come potrà il mondo credere in una verità così alta? Compiendo il discepolo le stesse opere di Cristo. Quali sono le opere di Cristo che il discepolo dovrà compiere? Queste opere sono una sola: vivere per amore, con amore sempre più grande la propria Croce. Farsi olocausto di amore per il Padre suo. Divenire sacrificio consumato nel cuore dell’amore per la salvezza del mondo. Il cristiano crocifisso sull’altare dell’amore più puro, vero, santo compie le opere di Cristo, attesta che Cristo è in lui.

Un cristiano che segue invece la carne e compie le sue opere attesta che Cristo non è in Lui e neanche lo Spirito Santo. Se Cristo non è in lui, lui non manifesta Cristo, perché non vive sulla Croce di Cristo, nel suo corpo trafitto. Non manifestando Cristo, nessuno potrà credere in Cristo per suo tramite. Non si crede in un Dio fuori di Cristo, ma in Cristo. Non si crede in un Cristo fuori del cristiano, ma nel cristiano. Come è un Dio falso quel Dio adorato fuori di Cristo, senza Cristo, non dal cuore di Cristo, così  è falso quel Cristo adorato e creduto fuori del cristiano, senza il cristiano, non dal cuore del cristiano. Il mondo è chiamato a credere nel Cristo che è nel cristiano, dal cristiano.

Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

Quanto Cristo dice di sé, anche il cristiano deve sempre poter dire di sé. “Io sono nel Padre e il Padre è in me”: dice Gesù Signore. “Io sono in Cristo e Cristo è in me”: dice il cristiano. Come il mondo potrà essere certo di questa verità? Vedendo il cristiano crocifisso con Cristo, perché si è fatto dono al Padre per la salvezza del mondo. Come il Crocifisso fa la differenza con tutti gli altri Dèi che vengono adorati nel mondo, così il cristiano crocifisso deve fare la differenza con tutti gli altri adoratori di Gesù. La Croce è il punto di differenza, distinzione, separazione. Ma è anche il punto d’incontro. Tutti i veri adoratori di Dio devono trovarsi sulla Croce, altrimenti la loro adorazione o è incompleta, o falsa. La Croce è il segno della verità di Dio e dei suoi adoratori.

Vergine Maria,  Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci adoratori dalla Croce.