vangelo del giorno

E subito ne uscì sangue e acqua

12 GIUGNO (Gv 19,31-37)

L’uomo non guarda più il Crocifisso con occhi di fede. I suoi occhi sono pieni di fango di falsità, immoralità, stoltezza, insipienza, idolatria, empietà. Non sono puri, sono tanto sporchi. Le cataratte spirituali sono scese sopra di essi rendendoli completamente ciechi. Con questi occhi mai si potrà vedere il Crocifisso come l’Albero della vita, la Sorgente della vera salvezza, l’Agnello che nutre i viandanti, i pellegrini che devono attraversare il deserto della terra prima di giungere nell’eternità beata.

Con questi occhi lo si vede come un soprammobile inutile, perché solo un corpo appeso ad una croce. Non sanno che in quel corpo sono racchiusi tutti i tesori della grazia e della verità necessari all’uomo per la sua vita. Ignorano che solo quel corpo martoriato necessita all’uomo più di ogni altra cosa. Tutti i tesori del mondo, tutte le ricchezze della terra, sono un niente se confrontati con la vita eterna che quel corpo martoriato possiede in sé e dal cui costato squarciato sempre sgorga per chi ha desiderio di lasciarsi immergere in essa.

Qual è il segreto per vedere Cristo Crocifisso nella sua verità sempre più attuale, più piena, più coinvolgente la nostra vita? I nostri occhi di carne non possiedono questa visione. Sono inabili a vedere le cose spirituali. Essi vedono solo la materia ingannevole, mentitrice, fuorviante. Per vedere la verità del Crocifisso occorro occhi spirituali e solo lo Spirito Santo li possiede. Se a Lui li chiediamo, egli ce ne fa dono, ad una condizione: che ci lasciamo trasformare da Lui in esseri spirituali, in nuove creature. Non si può contemplare Cristo rimanendo esseri di fango, peccato, immoralità, disonestà, ingiustizia, cattiveria, empietà, idolatria.

Tutti i cristiani che si fanno mondo con il mondo, fango con il fango, mai potranno avere gli occhi dello Spirito Santo. Il Crocifisso per tanti è divenuto solo un simulacro da rimuovere dalla nostra vista. Ad un mondo che cerca il benessere, la felicità, che si immerge nella sfrenatezza e in ogni sorta di concupiscenza, un Dio dalla Croce non serve. Questo mondo ha bisogno di un Dio senza regole morali, che abolisca ogni regola e ogni obbligo, anche l’obbligo di non essere più da Lui. Tolto il Crocifisso neanche più un Dio ci serve. Siamo noi gli dèi di noi stessi.

Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

Il Crocifisso è il nostro vero Agnello della Pasqua. La sua carne arrostita sul legno della croce, divenuta su di esso vero sacrificio di comunione, vero olocausto di adorazione per il Padre suo, si deve mangiare se si vuole uscire dalle nostre infinite schiavitù e raggiungere la vera libertà dello spirito e dell’anima. Se Gesù non è visto come vero Agnello, saremo in eterno prigionieri del nostro peccato e della nostra morte. Il Crocifisso è anche il Nuovo Tempio dal cui lato destro sgorga l’acqua della vita che deve risanare, risuscitare, rinverdire, vivificare il nostro albero secco in modo che produca frutti di verità e di giustizia per tutti i giorni del suo pellegrinaggio sulla terra. Il Crocifisso non è un simulacro da rimuovere, invece esso va innalzato al centro del nostro cuore perché con sguardo sempre più profondo di fede e di verità penetriamo nel suo mistero dal quale è la vita anche del nostro. Senza il Crocifisso siamo tutti crocifissi inutili. Con Lui invece, in Lui, per Lui ogni croce diviene un vero albero di vita, salvezza, redenzione, giustificazione, solidarietà, condivisione, pace.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci una sola croce con Gesù.