vangelo del giorno

Quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo

24 GENNAIO (Mc 3,7-12)

La profezia del Salmo contempla un re glorioso, universale. Tutti i popoli accorrono a Lui per ricevere un qualche soccorso, un aiuto. Egli è la salvezza di ogni uomo.

O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore. Ti faccia durare quanto il sole, come la luna, di generazione in generazione. Scenda come pioggia sull’erba, come acqua che irrora la terra. Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. A lui si pieghino le tribù del deserto, mordano la polvere i suoi nemici. I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni. Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti. Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. Li riscatti dalla violenza e dal sopruso, sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue. Viva e gli sia dato oro di Arabia, si preghi sempre per lui, sia benedetto ogni giorno. Abbondi il frumento nel paese, ondeggi sulle cime dei monti; il suo frutto fiorisca come il Libano, la sua messe come l’erba dei campi. Il suo nome duri in eterno, davanti al sole germogli il suo nome. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato. Benedetto il Signore, Dio d’Israele: egli solo compie meraviglie. E benedetto il suo nome glorioso per sempre: della sua gloria sia piena tutta la terra. Amen, amen. (Sal 72 (71) 1-19).

È una visione che si compie tutta in Cristo Gesù, secondo la pienezza della verità di Cristo e non secondo il pensiero dell’Antico Testamento, il quale ancora credeva in un re che avrebbe sottomesso i popoli e li avrebbe governato con scettro di ferro. Gesù sottomette i popoli per attrazione a Lui e li governa con lo scettro del suo amore, della sua verità, della perfetta giustizia, della vera fratellanza, di quella misericordia infinita che mai nega di soccorrere e aiutare tutti coloro che sono nel bisogno.

Ogni uomo ha bisogno di aiuto. Necessità di grande carità. Cristo Gesù ha costituito l’amore più grande come unica e sola via per giungere alla fede. Lui è la persona che ama sempre, che ama tutti, giusti e peccatori, fedeli e non fedeli, che mai rifiuta una grazia, un miracolo, il perdono. Per questa sua grande carità, tutti i popoli accorrono, vengono a Lui, si prostrano, chiedono, vengono esauditi, ritornano pieni di gioia.

Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Quando la nostra religione diviene povera di amore, diviene anche povera di persone. Molti oggi si allontanano dalle nostre chiese a causa della grande, infinita, abissale povertà. Lo stesso culto, che dovrebbe essere ricchezza infinita che dal cielo si riversa nei cuori per la mediazione ecclesiale, è trasformato in una fonte di guadagno anziché in dono di grazia, verità, pace, pietà, compassione, misericordia, perdono, salvezza.

Per le nostre chiese si può applicare il pensiero che si trova nel Libro di Giobbe.

I miei fratelli sono incostanti come un torrente, come l’alveo dei torrenti che scompaiono: sono torbidi per il disgelo, si gonfiano allo sciogliersi della neve, ma al tempo della siccità svaniscono e all’arsura scompaiono dai loro letti. Le carovane deviano dalle loro piste, avanzano nel deserto e vi si perdono; le carovane di Tema li cercano con lo sguardo, i viandanti di Saba sperano in essi: ma rimangono delusi d’aver sperato, giunti fin là, ne restano confusi. Così ora voi non valete niente. (Gb 6,15-21).

Quando la nostra religione non vale niente, perché non dona niente, perché gli uomini che la servono non danno niente, è allora che nessuno più viene e tutti se ne vanno.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci un vero dono di grazia.