vangelo del giorno

Ecco lo sposo! Andategli incontro!

9 AGOSTO (Mt 25,1-13)


Non riesco, nonostante metta il mio impegno, a comprendere come si possa leggere il Vangelo e poi dire cose che sono l’esatto contrario di ciò che la lettera della Scrittura Santa dice, insegna, proclama, grida. È vero. Molti pensano che urge andare oltre la lettera. Secondo l’adagio di San Paolo: la lettera uccide, mentre lo Spirito vivifica. È lo Spirito del Signore che dona vita alla lettera della Scrittura. Per questo oltre la lettera mai si potrà andare, come mai si potrà andare oltre la carne di Cristo se si vuole conoscere chi è esattamente, perfettamente il Padre. 

Come dalla carne di Cristo Signore si conosce il Padre, allo stesso modo dalla lettera del Vangelo si conosce Cristo Signore e attraverso Cristo si conosce il Padre, lo Spirito Santo, la Chiesa, ogni altra verità e grazia di cui Lui è portatore sulla nostra terra. La lettera è essenziale alla verità, come la carne è essenziale, fondamentale a Dio per darci la sua piena rivelazione. Chi dovesse escludere la lettera, sappia che mai potrà possedere lo Spirito, perché lo Spirito che ha formato la carne di Cristo Gesù nel seno della Vergine Maria è lo stesso che forma la verità di Dio nel seno della Scrittura Santa. Come il seno di Maria è necessario per formare la carne di Cristo, per dare al Figlio di Dio un vero corpo, così la lettera della Scrittura è necessaria per dare alla verità il suo corpo esteriore, quel corpo che dovrà farla giungere inalterata ad ogni uomo, di ogni tempo, fino alla consumazione della storia, fino all’avvento dei cieli nuovi e della terra nuova. Fino a quel giorno sempre la lettera della Scrittura servirà allo Spirito Santo per rivelarci tutta la verità eterna e divina a fondamento della nostra salvezza.

Spirito e lettera devono camminare insieme. Né lo Spirito senza la lettera né la lettera senza lo Spirito. Spirito e lettera della Scrittura sono una cosa sola. Se non si ha la lettera non si possiede neanche lo Spirito. Se non si possiede lo Spirito non si ha neanche la lettera della Scrittura e senza di essa mai si potrà avere la verità eterna e divina. Spirito e lettera devono rimanere per sempre una cosa sola. Poiché lo Spirito lo porta il discepolo del Signore, mentre la lettera la porta la carta, come la lettera si impregna, si imprime sulla carta, così lo Spirito Santo si deve impregnare, imprimere sul discepolo di Gesù, in modo da essere una cosa sola, allo stesso modo che carta e lettera sono una cosa sola. Se non sono una cosa sola, il discepolo di Gesù è senza lo Spirito e se è senza di Lui, neanche possiede la lettera della Scrittura. Senza lo Spirito si leggono parole, mai però si potrà leggere la lettera della Scrittura. 

Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

Chi legge la lettera della Scrittura nello Spirito Santo necessariamente dovrà convenire che vi è una verità che Gesù vuole affermare: la fede senza le opere è in tutto simile ad una lampada senza olio. Come la lampada senz’olio mai potrà illuminare, così dicasi del cristiano. Se la sua fede è senza le opere mai potrà risplendere nel mondo. Mai attraverso di lui si potrà rendere grazie al Padre celeste. Senza le sue opere il mondo resta senza luce. La fede senza le opere non conduce nella sala del banchetto. Ci esclude da esso per l’eternità. Gesù non ci riconoscerà come suoi e non ci aprirà alcuna porta. Fuori siamo e fuori rimaniamo. Questa esclusione eterna è Vangelo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, angeli, Santi, ricolmateci di Spirito Santo.