vangelo del giorno

Egli andò verso di loro, camminando sul mare

9 GENNAIO (Mc 6,45-52)


Nella storia del popolo del Signore, mai alcuna persona ha camminato sulle acque. Mosè per far passare il popolo, ha aperto il Mar Rosso. Giosuè per fare entrare i figli di Israele nella Terra Promessa ha fermato le acque del Giordano. Anche Eliseo, divide le acque con il mantello di Elia, ma non cammina sopra di esse. 

Eliseo prese il mantello, che era caduto a Elia, e percosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elia?». Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Eliseo le attraversò. Se lo videro di fronte, i figli dei profeti di Gerico, e dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo» (2Re 2,14-18).

Una sola volta il profeta Eliseo ha fatto galleggiare il ferro di un’ascia che era caduto nell’acque. Per questo profeta nulla era impossibile. Tutto egli compiva con grande facilità. Mai però si parla di lui o di altri che abbiano camminato sulle acque. 

I figli dei profeti dissero a Eliseo: «Ecco, l’ambiente in cui abitiamo presso di te è troppo stretto per noi. Andiamo fino al Giordano, prendiamo lì una trave ciascuno e costruiamoci lì un locale dove abitare». Egli rispose: «Andate!». Uno disse: «Dégnati di venire anche tu con i tuoi servi». Egli rispose: «Verrò». E andò con loro. Giunti al Giordano, cominciarono a tagliare gli alberi. Ora, mentre uno abbatteva un tronco, il ferro della scure gli cadde nell’acqua. Egli gridò: «Oh, mio signore! Era stato preso in prestito!». L’uomo di Dio domandò: «Dov’è caduto?». Gli mostrò il posto. Eliseo allora tagliò un legno e lo gettò in quel punto e il ferro venne a galla. Disse: «Tiratelo su!». Quello stese la mano e lo prese (2Re 6,1-7).

Nella Scrittura Antica si dice però che Dio ha la sua casa sulle acque. Di certo non sono le acque della terra, del mare o dei fiumi. Sono le acque che sono sopra la terra. 

Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto, tu che distendi i cieli come una tenda, costruisci sulle acque le tue alte dimore, fai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento, fai dei venti i tuoi messaggeri e dei fulmini i tuoi ministri. Egli fondò la terra sulle sue basi: non potrà mai vacillare. Tu l’hai coperta con l’oceano come una veste; al di sopra dei monti stavano le acque (Sal 104 (103) 1-6). 

La superiorità di Cristo Gesù in relazione ad ogni altro profeta e uomo di Dio, che lo hanno preceduto, è attestata da ogni singola opera che Lui compie. Mentre negli altri profeti compiere le opere di Dio è una vera fatica, un lavoro, una preghiera intensa, con Gesù tutto è svolto naturalmente. Ogni grande miracolo è fatto da lui con una naturalezza e una modalità più semplice del nostro stesso respirare. Come per noi è naturale il respiro, così per Gesù è naturale il camminare sulle acque, comandare al vento, al mare, alla lebbra, alla sordità, alla stessa morte, ad ogni altra realtà creata. 

E subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro, camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.

Ogni sua opera è il respiro naturale di Gesù Signore. Questa attesta che Lui è persona singolarissima, più che Mosè, più che ogni altro profeta e ogni altro uomo. Dinanzi a tanta naturalezza, ognuno è obbligato a chiedersi: Ma chi è veramente costui? Questa domanda deve aiutarci a vedere Gesù Signore con occhi puri, semplici, liberi. Lui non è come gli altri. È oltre gli altri, infinitamente oltre. Dio è con Lui in una maniera speciale, singolare, unica. Le sue opere a questo servono: ad introdurci a poco a poco nella totalità del suo mistero. La prima verità è già chiara al nostro spirito: Dio è con Lui infinitamente più che con Mosè, più che con Eliseo, più che con ogni uomo. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la conoscenza di Gesù.