vangelo del giorno

Egli era la lampada che arde e risplende

Is 56,1-3a.6-8; Sal 66,2-3.5.7-8; Gv 5,33-36
16 DICEMBRE

La verità sempre deve rendere testimonianza alla verità. Rendendo onore alla verità si rende onore al Padre celeste dal quale ogni verità nasce. È Lui la verità eterna e ogni verità che sorge nella storia, sempre viene fuori dal suo cuore. Gesù, verità eterna, celeste, divina, incarnata, vissuta, realizzata in ogni sua parte, rendendo testimonianza alla verità di Giovanni è al Padre suo che rende testimonianza. Giovanni è stato fatto dal Padre suo vera lampada che arde e risplende. Chi ama il Padre ama la verità del Padre in qualsiasi forma essa si dovesse manifestare. Chi non ama la verità, chi la disprezza, la rinnega, la combatte, non solo disprezza, rinnega, combatte il Signore, che è il suo Autore Eterno, può giungere anche a peccare contro lo Spirito Santo, impugnando la verità conosciuta. È questo un peccato che mai sarà perdonato.

Per un figlio di Abramo che si professa adoratore del vero Dio è inconcepibile che possa odiare, combattere, disprezzare la verità. Non solo disprezza Dio, ma anche il padre suo secondo la carne perché non divenuto padre nella fede, secondo la fede. Questa stessa affermazione vale anche per il discepolo di Gesù. Se questi disprezza la verità, non disprezza solo il Padre celeste, ma anche lo Spirito Santo che conduce a tutta la verità, Cristo Signore, che per affermare la verità che il Padre ha scritto per Lui, è morto su una croce, la Chiesa mandata nel mondo a proclamare Cristo verità e grazia di ogni uomo, i suoi fratelli confessori e martiri che per la verità hanno versato il sangue. Il cristiano ha una vocazione altissima: essere nel mondo “vero sacramento” della verità di Dio, manifestata e realizzata in Cristo, consegnata alla Chiesa.

Per il cristiano, impastato dallo Spirito Santo non di polvere del suolo, ma della verità di Cristo Gesù, deve divenire metafisicamente impossibile rinnegare, disprezzare la verità. Lui che è dalla verità sempre deve confessare ogni altra verità. Come è allora possibile che il cristiano ami la falsità, cammini nella falsità, la falsità propaghi e diffonda, contro la verità che è lui stesso, che è il Dio che adora? Questo succede quando il discepolo di Gesù esce dalla Parola. Uscendo dalla Parola, esce dalla verità, si consegna alla falsità, all’inganno, alla menzogna. La Parola è per Lui custodia, protezione, difesa, cura. Dimorando e camminando nella Parola dimora e cammina nella verità. Se esce dalla Parola, esce dalla verità, gli viene impossibile riconoscere la verità perché la verità si riconosce e si accoglie dalla verità.

Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.

Oggi, in questo tempo di confusione, nel quale anche una semplice raffigurazione di ciò che è accaduto con la nascita di Gesù in Betlemme, viene usata come pietra di scandalo in modo di un rispetto degli altri pensieri e strutture religiose, urge che il cristiano si rivesta di forza e di fermezza, sia lui lampada che arde e risplende per illuminare il mondo con la luce di Gesù Signore. Non si ama l’uomo nascondendogli la luce dalla quale è la sua salvezza. Ma chi è stolto non sono gli altri, è proprio il discepolo di Gesù, il quale, essendo divenuto tenebra con le tenebre, dalle tenebre non vede il mistero di Cristo, che è di vita eterna per il mondo intero, e sempre dalle tenebre si fa paladino delle cose più assurde. E così da chi è nelle tenebre il cristiano è obbligato a nascondere la luce della salvezza e costretto ad accogliere le tenebre come fonte di vero progresso tra i popoli. Il cristiano viene portato a spegnere la luce in nome delle tenebre e invitato ad accogliere le tenebre come via per il rinnovamento dei popoli. Se non è diabolica astuzia questa, quale altra astuzia potremmo definire diabolica e satanica? Quando il cristiano diviene stolto è capace di ogni stoltezza.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci sempre luce dalla luce.