vangelo del giorno

Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità

23 GIUGNO (Mt 7,21-29)

Conosciamo l’insegnamento degli scribi perché Gesù stesso ce lo rivela e manifesta nella sua mostruosa falsità. È, la loro, una parola senza amore, senza verità, senza misericordia, senza speranza. È una parola di terra che crea solo disperazione. La loro parola è pesante, opprimente, deprime e allontana, anziché avvicinare e salvare.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità (Mt 23,13-28).

Diverso invece è l’insegnamento di Cristo Gesù. La sua parola, piena di verità purissima attinta direttamente dal cuore del Padre, è piena di compassione, misericordia, perdono, giustificazione, pace, amore. È una parola che crea la vera speranza nel cuore. Essa non incarcera l’uomo in delle pratiche esteriori che uccidono l’anima e soffocano lo Spirito. Anzi lo libera e gli mette le ali perché possa giungere fino agli abissi dell’amore di Dio. È una parola con un solo fine: fare di ogni uomo la manifestazione più pura e più santa della verità e della carità del Padre.

Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

Chi è di cuore puro, sa operare questa distinzione nell’insegnamento. Sa se esso viene da Dio oppure dall’uomo. Chi invece è di cuore non puro, non leale, non vero, non riesce ad operare alcuna differenza, accoglie però nel suo cuore ogni sporcizia di falsità e di immoralità. Il cuore malvagio è attratto dalla malvagità della parola, anzi è esso stesso creatore di cattiveria e di malvagità. Gesù vuole i suoi discepoli attenti, prudenti, saggi. Li vuole capaci di ogni discernimento e distinzione. Devono essere più che spada affilata. Bene e male, vero e falso devono essere da loro separati.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vera spada affilata.