vangelo del giorno

Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco

13 DICEMBRE (Lc 3,10-18)
Il battesimo di Giovanni, che è di conversione per il perdono dei peccati, deve preparare i cuori perché possano ricevere l’altro battesimo: quello in Spirito Santo e fuoco con il quale battezzerà il Messia che viene, anzi che è già presente in mezzo al popolo. Da dove inizia la vera conversione? Per il Precursore del Signore essa deve cominciare dalla carità, non certo da quella perfettissima, che esige il cuore nuovo, quello che metterà nel petto lo Spirito Santo che è dono di Cristo Gesù, ma di quella iniziale, semplice, piccola, spicciola, che tutti possono praticare, esercitare, vivere.

Questa carità o misericordia iniziale è fatta di quotidianità. Anzi la carità che lui annunzia è invito a vivere la vita in un modo nuovo. Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha. Chi possiede un pezzo di pane, abbia la forza di condividerlo con chi non ne possiede affatto. Chi è preposto alla raccolta delle tasse, si limiti a ciò che è imposto, senza maggiorare il dovuto. Chi è soldato ed ha una paga si accontenti di essa e nell’esercizio della sua missione non estorca, non faccia violenza, osservi la legge della guerra e della pace. La carità, o misericordia, che Giovanni insegna è semplice da praticare: essa è la vita pensata in modo diverso. Anziché vivere solo per sé sacrificando gli altri ai propri interessi, si deve iniziare a pensare gli altri come persone cui sempre si deve fare il bene. Ad esse mai va fatto il male. Esse vanno costantemente aiutate nelle loro piccole o grandi difficoltà della giornata.

Come si può constatare, non si tratta di atti isolati, messi in atto un volta durante la vita, o durante l’anno. La conversione alla carità è conversione ad uno stile nuovo di condurre i propri giorni. Si dona alla vita una dimensione di amore, giustizia, verità, santità, misericordia, pace, riconciliazione, elemosina, condivisione. Se non si inizia con questa conversione semplice all’amore, anche se si riceverà domani tutta la potenza dello Spirito Santo, il cuore rimarrà di pietra e la mente di ferro, gli occhi saranno di creta e mai si vede l’altro come persona da amare. Lo si vedrà sempre come una cosa da sfruttare a nostro esclusivo vantaggio. Chi possiede gli occhi di creta e il cuore di ferro, mai potrà amare, perché è incapace di vedere la sofferenza dinanzi a sé. È privo di ogni compassione. Manca di sensibilità spirituale. Sempre rimarrà freddo come il ferro e secco come la creta. Il suo cuore non è stato colpito dalla Parola del Signore che lo invita alla conversione e all’amore.

Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».

Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

La Chiesa, come Giovanni il Battista, deve ogni giorno preparare i cuori ad accogliere il Signore che viene nel Battesimo, nella Cresima, nell’Eucaristia, nel Matrimonio, nell’Ordine Sacro, in ogni altro sacramento. Se essa non invita i cuori a iniziare dalla carità primaria, che è nell’osservanza delle regole più semplici della vita che sono i comandamenti e nella condivisione di ciò che si possiede, l’uomo non cambia e se non cambia i sacramenti che essa celebra sono esposti a vanità, non producono in chi li riceve veri frutti di vita eterna. Chi vuole essere battezzato in Spirito Santo e fuoco deve iniziare dall’osservanza dei comandamenti e dalla pratica della carità. È il segno che il cuore desidera essere immerso nello Spirito Santo, consumato dal suo fuoco.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera conversione.