vangelo del giorno

16 AGOSTO (Mt 19,13-15)


Ogni bambino, dal primo istante del suo concepimento, appartiene al Signore. Lui ne vuole fare uno strumento per l’edificazione del suo regno sulla terra. Lui lo vuole costituire portatore della sua salvezza in mezzo ai suoi fratelli. Questa fondamentale, primaria, essenziale verità, così è annunziata dal Signore a Geremia.

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni». Risposi: «Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane». Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”. Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò e dirai tutto quello che io ti ordinerò. Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore. Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca, e il Signore mi disse: «Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca. Vedi, oggi ti do autorità sopra le nazioni e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare». 

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla». Mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una pentola bollente, la cui bocca è inclinata da settentrione». Il Signore mi disse: «Dal settentrione dilagherà la sventura su tutti gli abitanti della terra. Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i regni del settentrione. Oracolo del Signore. Essi verranno e ognuno porrà il proprio trono alle porte di Gerusalemme, contro le sue mura, tutt’intorno, e contro tutte le città di Giuda. Allora pronuncerò i miei giudizi contro di loro, per tutta la loro malvagità, poiché hanno abbandonato me e hanno sacrificato ad altri dèi e adorato idoli fatti con le proprie mani. Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi, àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro. Ed ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti». Oracolo del Signore (Ger 1,4-19). 

Ogni bambino appena concepito possiede due diritti fondamentali, di cui nessuno lo potrà mai privare: il diritto alla vita e il diritto ad essere regno di Dio e strumento della sua verità e carità. All’uomo è stato concesso il potere di dare la vita, ma non il potere di toglierla. L’aborto è privazione del nascituro di questi due diritti fondamentali: il diritto dell’uomo e il diritto di Dio. Il diritto di nascere alla vita come persona umana e il diritto di nascere al regno di Dio come persona tutta trasformata e santificata dalla grazia e dalla verità di Cristo Gesù per opera dello Spirito Santo e il ministero della Chiesa. Contro questi due diritti non c’è legge. Nessuna legge è umana se priva l’uomo di un solo suo diritto. Ogni legge è disumana, antiumana se l’uomo viene privato anche di un milionesimo di parte di un diritto che gli spetta per natura.

Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.

Come è antiumano, disumano l’aborto, così è anche disumano, antiumano il divorzio e ogni altra forma di unione che non sia il matrimonio fondato sulla stabilità, sulla fedeltà, sulla indissolubilità. Il bambino ha il diritto non solo alla vita, ma anche al diritto di crescere alimentato dall’amore del padre e della madre, di cui necessariamente dovrà nutrirsi per crescere sano, equilibrato, perfetto nella sua umanità. Privare un bambino dell’amore del padre e della madre che gli deve essere dato in una vera famiglia è atto altamente disumano. È condannare il bambino alla non vera crescita. È un diritto fondamentale, naturale che mai dovrà essergli tolto. Altro diritto è quello di crescere in una comunità umana e religiosa elevata in ogni virtù. Anche la più alta santità a lui è dovuta. Anche essi hanno il diritto di accedere alla santità di Cristo Signore e nessuno dovrà ostacolarli. Oggi la santità di Cristo deve essere la santità di ogni suo discepolo. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci essere veri uomini. 
 

Gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse