vangelo del giorno

 Ha costruito la sua casa sulla roccia

3 DICEMBRE (Mt 7,21.24-27)
La fede non è un sentimento vuoto, sterile, vano. Essa mai si potrà esaurire in una preghiera che non sia finalizzata alla trasformazione della propria vita e dell’intera storia dell’umanità. Gesù vuole discepoli come Lui. Lui da solo ha cambiato la storia universale, perché ha fatto della sua vita un dono al Padre, non ideale, di fantasia, immaginazione, ma reale, lasciandosi crocifiggere, immolandosi, annientandosi per Lui, per la redenzione dell’uomo. Uno solo è morto e tutti in Lui sono morti. Uno solo è risorto e tutti in Lui sono risorti. Di questa unicità così parla San Paolo.

L’amore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro. Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio (2Cor 5,14-21).

Se la fede in Cristo non opera attraverso la mia, la tua, la nostra vita, il cambiamento dell’intera storia, è segno che essa è ridotta a sentimento, velleità, nulla di più. È una fede che non ha lavorato il mio corpo, la mia anima, il mio spirito, non ha trasformato la mia storia. Finché la mia fede non rivoluziona la mia vita è segno che essa è morta. Non muove la storia, perché non ha mosso me nella storia. Cristo Gesù invece ha cambiato tutta la storia dell’umanità. Lui è la verità nella quale ogni uomo si fa vero ed è la vita nella quale ogni uomo inizia a vivere. Se il discepolo non diviene vita di Cristo nel mondo, mai per lui cambierà la storia. La sua religione è vana. A nulla serve.

Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.  Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

San Paolo detta anche le regole concrete, pratiche di come si traduce la Parola di Cristo nella concretezza del momento. Lui sa come si costruisce la casa sulla roccia.

Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto! (2Cor 6,3-10).

Ogni discepolo di Gesù, sempre nel mutamento dei tempi e delle mode degli uomini, deve presentarsi al mondo come regola pratica, evidente di come si traduce il Discorso della Montagna. Se il cristiano, nel mondo che cambia, non diviene lui la traduzione attuale, storica della Parola di Gesù, difficilmente si produrrà fede e sequela. Cristo Gesù è Parola concreta del Padre. Attrae il mondo. Anche il cristiano  deve essere Parola concreta di Cristo Gesù. Attrarrà il mondo a Cristo e alla Chiesa. Vedrà la Parola di Cristo attualizzata nella sua vita.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci Parola storica di Gesù