Ha rimandato i ricchi a mani vuote – Ha soccorso Israele, suo servo

20 Maggio
Ha rimandato i ricchi a mani vuote

Ricco è colui che si costruisce una vita a partire da se stesso, dalle sue ricchezze, dai suoi beni. Chi opera questo, attesta di essere spiritualmente non solo misero e meschino, ma anche stolto ed insipiente. Come si può pensare di essere ricchi perché si possiede una ricchezza che non dura, effimera, incapace di dare vita, ma soprattutto che mai possiamo portare con noi nell’eternità? Vera è solo la ricchezza eterna. Ogni ricchezza che dura solo nel tempo, non solo non è ricchezza, quanto anche è una ricchezza che inganna e conduce nella morte eterna.

La Vergine Maria profetizza dalla sua altissima umiltà e povertà in spirito che il Signore “ha rimandato i ricchi a mani vuote”. Dove li ha rimandati, prima di tutto sulla terra. La loro ricchezza non nutre né l’anima e né lo spirito. Poi li ha rimandati a mani vuote nell’eternità. Cristo Signore, la Parola Eterna del Padre, attesta con la sua rivelazione, che la profezia della Madre è vera.

Uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio» (Lc 12,13-21).

C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”» (Lc 16,19-31).

Vi è una verità che è giusto che venga posta sul candelabro del nostro cuore e della nostra intelligenza e razionalità. Prendiamo un’anfora, che sia di raffinata fattura o semplicemente creta impastata e posta nel forno a consolidarsi, ha poca importanza. Quest’anfora può contenere solo un liquido. Se si mette dell’olio, di certo non si potrà mettere del vino. Se si mette del vino non si potrà mettere dell’acqua. Se si mette dell’unguento profumato, altre cose non possono entrare in essa. Così è il cuore dell’uomo. Perché in esso nessuna cosa della terra vi entri, è necessario che venga posto il Padre Celeste, lo Spirito Santo, Cristo Signore, la Madre di Dio e Madre nostra. Essi non vanno posti una volta per sempre, ma ogni giorno.

Ponendo essi ogni giorno nel cuore, non vi sarà spazio per le cose della terra e il cuore giungerà alla pienezza della povertà in spirito, perché sarà tutto per il suo Dio e Signore. Le cose della terra saranno spazzatura. Se però l’uomo ricolmerà il cuore con la spazzatura della terra, se ne andrà sia nella storia che nell’eternità con le mani vuote di Dio. È senza Dio sulla terra e nei Cieli eterni. Ha sciupato la vita nel nulla, l’ha ricolmata di perdizione eterna.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, ricolmate il nostro cuore di Dio.

Ha soccorso Israele, suo servo

Il soccorso che il Signore dona a Israele, suo servo, non è di semplice aiuto materiale, lasciandolo nel suo peccato, o liberandolo da qualche male della terra, o perdonando i suoi peccati e ristabilendolo nella sua alleanza antica. La Vergine Maria, dicendo che il Signore “Ha soccorso Israele, suo servo”, ci dice che il Signore è passato dall’Antica alla Nuova Alleanza. Il Signore va infinitamente oltre quanto descrive il Salmo. Il suo soccorso è di nuova creazione.

Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com’è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. Temete il Signore, suoi santi: nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene. Venite, figli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore. Chi è l’uomo che desidera la vita e ama i giorni in cui vedere il bene? Custodisci la lingua dal male, le labbra da parole di menzogna. Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, cerca e persegui la pace. Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore. Custodisce tutte le sue ossa: neppure uno sarà spezzato. Il male fa morire il malvagio e chi odia il giusto sarà condannato. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia (Sal 34 (33) 1-23).

Il soccorso vero di Dio è il ritorno dell’uomo nella benedizione eterna e la benedizione eterna è la ricomposizione della sua perfetta verità, anzi la conduzione in una verità anche più grande.

Il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra» (Gen 12,1-3). L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce» (Gen 22,15-18).

Questa verità ancora più grande è l’introduzione dell’uomo nella Nuova Alleanza che sarà fondata sulla creazione del cuore nuovo dell’uomo, per opera dello Spirito Santo.

Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova. Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore. Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato» (Ger 31,31-34).

La Vergine Maria sta cantando nel suo “Magnificat” che le cose passate sono passate. Dio sta facendo cose tutte nuove per i suoi figli. Questo soccorso nuovo bisogna che venga compreso. Il soccorso nuovo è la creazione dell’uomo nuovo. Il Signore viene per fare un Nuovo Israele chiamando Israele a lasciarsi fare nuovo nel Nuovo Israele, che è il Figlio Suo Unigenito.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci nuovi in Cristo nuovo uomo.