vangelo del giorno

I GIUDEI CERCAVANO DI UCCIDERLO

Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30
16 MARZO

Ormai sulla testa di Gesù pende la sentenza di morte. I Giudei hanno deciso che deve essere eliminato. Ora si tratta di studiare ogni strategia perché tutto respiri di legalità. Nessuno dovrà mai sospettare neanche lontanamente di una qualche illegalità nella sua morte. Ma sappiamo che l’uomo è maestro abile ed esperto in queste cose e sempre sa come mettere il profumo della legalità per nascondere ogni olezzo di peccato, cattiveria, malvagità, sopruso, arbitrio. Sapendo di questa sentenza di morte, Gesù dovrà muoversi con tutta la sapienza, intelligenza, prudenza, accortezza di Spirito Santo. Dovrà stare attento dove mette il suo piede. Sul suo cammino vi è ogni trappola. Lui avanza, si direbbe oggi, su un campo seminato a mine antiuomo.

La prima accortezza e intelligenza gli suggerisce di non salire a Gerusalemme per la festa apertamente, insieme agli altri, ma quasi di nascosto. Così nessuno lo cerca e lui potrà agire senza troppo attirare l’attenzione. Quando poi i Giudei lo verranno a sapere, finché stabiliscono cosa fare nell’immediato, la festa finisce e lui sarà di nuovo in Galilea. Altra strategia sapiente di Gesù è quella di frequentare sempre luoghi affollati. Il tempio era uno di questi luoghi. Nella casa del Padre suo sarebbe stato alquanto difficile fare azioni violente che lo avrebbero portato alla morte. Poiché Gesù è sempre mosso dallo Spirito del Signore, Lui sa cosa suggerirgli momento per momento. La sua verità non può rimanere nascosta. Se non serve ai Giudei, perché la rifiutano e si oppongono ad essa con violenza, servirà domani al mondo.

Dopo questi fatti, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Ma quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Intanto alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

I discorsi della folla attestano che in essa regna tanta confusione nella conoscenza della Scrittura. Si sa che il Cristo viene da Betlemme, nasce dalla casa di Davide. Sono queste due verità ferme della Scrittura Antica. Sarà pieno di Spirito Santo. Verrà per instaurare il regno eterno del Padre suo. La folla non sa però che Gesù, pur abitando in Galilea, non è nato in quella regione. Lui è nato a Betlemme, nella città del re Davide. Quando non si conoscono le verità storiche, sempre il Signore offre la conoscenza delle verità spirituali. Sono le parole che manifestano il cuore di chi parla, ma sono anche le opere che attestano qual è l’origine di un uomo. Chi opera sempre il bene, non può essere se non da Dio. Il bene viene solo da Dio. Il male invece viene dal Maligno. Gesù non è dal Maligno. È da Dio perché tutto ciò che da Lui è fatto, è purissimo bene, solo bene. In Lui non vi è neanche l’ombra del male.

Altra verità spirituale che Gesù può essere solo da Dio è attestata dalle sue opere. Nessuno può comandare alla natura, nessuno può intervenire sul corpo degli uomini, nessuno può scacciare uno spirito impuro, con una sola parola, un solo ordine se Dio non è con Lui, se Lui non è da Dio. Gesù per il momento non chiede che si creda nella sua divinità. Vuole che si pensi di Lui come persona che viene da Dio. I segni che Lui è da Dio ci sono tutti. Non ne manca alcuno. Il segno, senza il cuore puro capace di vedere Dio, a nulla serve. Il cuore impuro è capace di alterare non solo tutta la Scrittura, ma anche ogni opera di Gesù. Non dicevano i cuori impuri che Lui scacciava i demòni in virtù del principe dei demòni? Di queste falsità ne dicevano tante.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci dal cuore puro, libero.