vangelo del giorno

I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi?

12 AGOSTO (Mt 17,22-27)

Gesù è vero Figlio del Padre. È il suo Figlio Unigenito. Questa verità è essenza e sostanza del Nuovo Testamento. È sufficiente leggere alcuni brani e questa verità emerge in tutto il suo Splendore. Gesù è Dio, vero Figlio Unigenito del Padre, Verbo Eterno della vita, Mediatore universale nella creazione e nella redenzione. È tutto questo nella verità della sua incarnazione. Il Verbo si fece carne.

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato (Cfr. Gv 1,1-14).

È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli (Ef 1,13-20).

Essendo Figlio Unigenito del Padre Gesù è il Signore del tempio. Lui è esente dal pagare ogni tassa. Li è però anche vero uomo e i suoi fratelli potrebbero scandalizzarsi. Essi non credono nella sua divinità. Lo vedono uomo. Nulla di più. Gesù accetta pienamente la sua condizione umana e chiede a Pietro di provvedere.

Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

A tutti è chiesto di vivere secondo verità la propria condizione umana. Non è ciò che uno è interiormente che deve prevalere. È invece ciò che uno è esteriormente che lo obbliga. L’esteriorità è legge di vita per tutti. Nell’esteriorità si è chiamati ad essere perfettamente esemplari. Uno può essere anche santissimo interiormente. Lo deve essere anche esteriormente. Lo è se evita tutte quelle azioni che possono scandalizzare i suoi fratelli, che non conoscono la sua grandezza interiore, la sua purezza di coscienza, la sua umiltà del cuore, la pace della sua mente. Gesù è vero santo, perché lo è interiormente ed esteriormente, nell’anima, nello spirito, nel corpo. Lui è sommamente attento perché nessuno scandalo sorga per lui. I cuori sono troppo fragili e le menti assai deboli. Basta un niente e la sua opera è a rischio. Nulla vi è in Gesù che non possa essere imitato. In noi invece poche cose lo possono.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a vivere di vera santità.