vangelo del giorno

Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

15 FEBBRAIO (Mt 9,14-15)

Il convito, specie quello nuziale, presso gli Ebrei era segno di grande comunione, fraternità, vera vita. La vera relazione con Dio e con gli uomini è pensata partendo dall’immagine del banchetto. Davide si immagina così sazio di Dio, così come si pensa sazio di cibo. La sazietà del corpo è data dal cibo. La sazietà dell’anima è data da Dio.

O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua. Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. Quando nel mio letto di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali. A te si stringe l’anima mia: la tua destra mi sostiene. Ma quelli che cercano di rovinarmi sprofondino sotto terra, siano consegnati in mano alla spada, divengano preda di sciacalli. Il re troverà in Dio la sua gioia; si glorierà chi giura per lui, perché ai mentitori verrà chiusa la bocca. (Sal 64 (63) 1-12).

Isaia presenta l’eternità con l’immagine del banchetto. La vita dopo la morte sarà un banchetto perenne. Si vivrà per sempre di convivialità gioiosa, quasi di ebrezza eterna.

Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, poiché la mano del Signore si poserà su questo monte». Moab invece sarà calpestato al suolo, come si pesta la paglia nel letamaio. Là esso stenderà le mani, come le distende il nuotatore per nuotare; ma il Signore abbasserà la sua superbia, nonostante l’annaspare delle sue mani. L’eccelsa fortezza delle tue mura egli abbatterà e demolirà, la raderà al suolo. (Is 25,6-12).

Gesù si serve dell’immagine del banchetto per aiutare i discepoli di Giovanni a non scandalizzarsi per il fatto che i suoi discepoli non digiunavano. A volte non si può rivelare il perché di certe decisioni e di alcuni modi di vivere che sono diversi da quanto comunemente si fa. In questi casi occorre però avere tanta intelligenza e sapienza da rimuovere lo scandalo dalla mente e dal cuore degli osservatori.

Siamo tutti osservati speciali. Tutti si potrebbero scandalizzare da un nostro comportamento “anormale” per gli uomini. Quando la verità non può essere proclamata, allora è giusto che si faccia tutto per fare rientrare l’idea di scandalo. In questo caso anche servirsi di una immagine della vita quotidiana può aiutare. Per questo occorre tanta saggezza, intelligenza, sapienza nello Spirito Santo. Sappiamo che Gesù ha sempre agito per mozione dello Spirito del Signore. Con Lui nel cuore e nella mente sempre faceva rientrare ogni motivo di scandalo che necessariamente sorgeva nei suoi osservatori, spesso cattivi e maligni, malvagi e spietati.

Allora gli si avvicinarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.

Chi non è pieno di Spirito Santo, chi è sciocco, stolto, insipiente, penserà solo a difendere la sua posizione dottrinale o scientifica. Non rimuoverà lo scandalo, perché l’altro difficilmente sarà convinto dalle sue argomentazioni. Uno scandalo che rimane nella storia si trasforma in non credibilità e in accusa di trasgressione della religione dei padri. Il discepolo di Gesù questo mai dovrà permettere che accada. Lui è lo strumento della fede e uno scandalo sulla sua persona ostacola il cammino della verità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la sapienza dello Spirito.