vangelo del giorno

Il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria

Rm 1,16-25; Sal 18,2-5; Lc 11,37-41.
17 OTTOBRE
Quella dei farisei era una religione particolare. Abolendo ogni legame con la Parola del Signore, si erano inventati una loro propria religione, fatta di prescrizioni esteriori riguardanti solo il corpo. Anima e spirito era come se per essi non esistessero. L’esteriorità era perfetta. L’interiorità del tutto assente. Ma sempre nel popolo del Signore vi è stata questa tendenza al visibile, mentre l’invisibile spirituale veniva cancellato. È sufficiente pensare a quanto è avvenuto presso il Monte Sinai. Il popolo chiese ad Aronne un Dio visibile ed anche un culto per dare sfogo a tutte le passioni dell’uomo. Una religione che mortifica le passioni del corpo non si confà con l’uomo.

Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dal monte, fece ressa intorno ad Aronne e gli disse: «Fa’ per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè, quell’uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto». Aronne rispose loro: «Togliete i pendenti d’oro che hanno agli orecchi le vostre mogli, i vostri figli e le vostre figlie e portateli a me». Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li portò ad Aronne. Egli li ricevette dalle loro mani, li fece fondere in una forma e ne modellò un vitello di metallo fuso. Allora dissero: «Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto!». Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò: «Domani sarà festa in onore del Signore». Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento. Allora il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”». Quando si fu avvicinato all’accampamento, vide il vitello e le danze. Allora l’ira di Mosè si accese: egli scagliò dalle mani le tavole, spezzandole ai piedi della montagna. Poi afferrò il vitello che avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell’acqua e la fece bere agli Israeliti. Mosè disse ad Aronne: «Che cosa ti ha fatto questo popolo, perché tu l’abbia gravato di un peccato così grande?». Aronne rispose: «Non si accenda l’ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è incline al male. Mi dissero: “Fa’ per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè, quell’uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. Allora io dissi: “Chi ha dell’oro? Toglietevelo!”. Essi me lo hanno dato; io l’ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello». Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne oggetto di derisione per i loro avversari. (Es 32,1-8.19-25).

Una religione senza i Comandamenti a nulla serve, perché la religione voluta da Dio non è fondata sul culto ma sull’osservanza della Legge. Così anche la religione rinnovata da Gesù non è fondata sul culto, ma sull’obbedienza al Vangelo, alla Parola. È l’obbedienza alla Parola che dona salvezza. Il culto è via e mezzo perché la Parola venga osservata nella sua pienezza di verità e di luce. Voi, dice Gesù ai farisei, avete una religione nella quale è peccato non lavarsi le mani prima di mangiare. Il Padre mio invece vuole la religione nella quale è peccato non lavare il cuore dalla sua avidità e malvagità per farlo divenire puro, mite, caritatevole, ricco di perdono e di pietà.

Mentre stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro.

Gesù vuole che la sua religione sia libertà del cuore e dello spirito da ogni attaccamento alle cose della terra. Vuole la religione nella quale il corpo sia governato da ogni virtù. Ama la religione nella quale l’anima è mossa perennemente dallo Spirito Santo verso il bene più grande, l’obbedienza più piena ad ogni Parola che è uscita, esce, uscirà dalla bocca di Dio.  La religione senza l’obbedienza alla Parola è falsa.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci obbedienti alla Parola.