vangelo del giorno

In lui ho posto il mio compiacimento

16 MARZO (Mt 17,1-9)


Oggi, sul monte, Gesù riceve una triplice testimonianza: dalla Legge, dai Profeti, dal Padre celeste. Pietro, Giacomo e Giovanni ora sanno che ogni parola del loro Maestro è purissima verità. Anche la sua crocifissione, la sua morte imminente è purissima verità. Molte sono le verità della Legge e dei Profeti sul Messia del Signore. Tutte vanno unificate, messe insieme. La verità di Gesù è da tutta la Legge, da tutti i Profeti, da tutti i Salmi. Una sola verità non è la verità del Messia del Signore. 

Mosè è la purezza della Legge. Gesù è il profeta che deve venire. Gesù è Messia e profeta insieme. Del vero profeta è la persecuzione, l’insulto, la stessa morte. 

La benedizione di tutti gli uomini e la sua alleanza Dio fece posare sul capo di Giacobbe; lo confermò nelle sue benedizioni, gli diede il paese in eredità: lo divise in varie parti, assegnandole alle dodici tribù. Da lui fece sorgere un uomo mite, che incontrò favore agli occhi di tutti, amato da Dio e dagli uomini: Mosè, il cui ricordo è in benedizione. Gli diede gloria pari a quella dei santi e lo rese grande fra i terrori dei nemici. Per le sue parole fece cessare i prodigi e lo glorificò davanti ai re; gli diede autorità sul suo popolo e gli mostrò parte della sua gloria. Lo santificò nella fedeltà e nella mitezza, lo scelse fra tutti gli uomini. Gli fece udire la sua voce, lo fece entrare nella nube oscura e gli diede faccia a faccia i comandamenti, legge di vita e d’intelligenza, perché insegnasse a Giacobbe l’alleanza, i suoi decreti a Israele (Sir 44,23-34,3). 

Elia la purezza della fede. È l’attualità della Parola di Dio. È il combattente per liberare il popolo del Signore da ogni idolatria. Gesù è la purezza della Parola del Padre. È il liberatore del suo popolo da ogni idolatria fondata sulla parola dell’uomo. 

Allora sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione, e uomini gloriosi dal loro letto. Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo (Sir 48,1-11). 

Il Padre è la purezza della volontà attuale. Qual è la volontà attuale del Padre? Che si ascolti solo Gesù Signore. È Lui la perfezione, la purezza, la santità della sua Parola. È in Lui il compimento di ogni sua profezia. Quanto Gesù dice è voce del Padre. 

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Dopo questa triplice testimonianza, Pietro, Giacomo, Giovanni non possono più pensare come prima. Devono necessariamente cambiare i loro pensieri. Devono iniziare a vedere Gesù Signore sotto un’altra luce. Con la trasfigurazione Lui ha mostrato loro di appartenere alla sfera celeste, divina. È più che un Angelo di Dio. Non può non essere ascoltato. Lui è da Dio, dal Cielo, dall’Alto. Non è un semplice profeta. È più che profeta. Più che Messia. Più che sacerdote. Più che giusto. È infinitamente più. Lui è Dio e parla da Dio. Pietro è uomo e parla da uomo. È la differenza. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri testimoni di Gesù.