vangelo del giorno

Io ho vinto il mondo!

At 19,1-8; Sal 67,2-7; Gv 16,29-33.
29 MAGGIO

Nella Sua Prima Lettera l’Apostolo Giovanni ci dice che la vittoria che vince il mondo è la nostra fede. La nostra fede è in Cristo Incarnato, Morto, Risorto, Asceso al Cielo. La nostra fede vince il mondo perché è purissima obbedienza alla volontà di Dio.

Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità (1Gv 5,1-6). 

La vittoria di Cristo sul mondo è duplice. Per la sua obbedienza al Padre mai è stato soggetto al mondo, mai schiavo di esso, mai suo strumento per altro male. Per il suo sacrificio, frutto del suo amore di sottomissione a Dio, Dio lo ha risuscitato e la vittoria sul peccato si è trasformata in vittoria sulla morte. Lui è il Risorto, il Trasformato in luce anche nel suo corpo. Lui è l’Immortale. È questa vittoria è vera fede per il cristiano.

Ora, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.  Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti (1Cor 15,12-28).

Gesù non solo ha vinto il mondo e la morte, ha dato, dona questa vittoria a tutti coloro che credono nella sua Parola. Per la fede nella Parola, Lui dona lo Spirito Santo che crea il credente in Cristo nuovo uomo, nuova persona, nuovo essere. Perché la vittoria permanga e diventi vittoria eterna non solo sul peccato, ma anche sulla morte, è necessario che il discepolo di Gesù rimanga sempre  nella Parola. Tutto avviene nella Parola, per la Parola. Se il cristiano esce dalla Parola, esce dallo Spirito Santo, perde la vittoria sul peccato, perderà la vittoria sulla morte eterna. Perirà nelle tenebre.

Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

Come Gesù, anche i suoi discepoli devono sempre poter dire ad ogni uomo: “Io ho vinto il mondo”, l’ho vinto per la fede nella Parola. Lo vincerò se manterrò la fede nella Parola. Se esco dalla Parola, ritorno nel mondo, divento mondo. Sono perduto.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci Parola nella Parola.