vangelo del giorno

La parola di Dio venne su Giovanni

6 DICEMBRE (Lc 3,1-6)
La salvezza nel mondo nasce quando la Parola di Dio viene su una persona e finché essa continua a venire. Quando essa non viene, non vi è salvezza e né redenzione, perché non sarà mai la parola di un uomo a creare salvezza, ma solo l’onnipotente creatrice Parola di Dio.  La storia della salvezza è solo frutto di questa Parola. Essa scese su Noè ed è stata la salvezza del genere umano. Venne su Abramo e nacque la benedizione di tutte le tribù della terra. Si posò su Mosè ed è stata la liberazione del popolo del Signore dalla dura schiavitù d’Egitto. Cristo Signore vive con la Parola del Padre una rivelazione unica: non solo lo Spirito Santo si è posato su di Lui e lo ha avvolto per tutti i giorni della sua vita, ma anche ogni parola da Lui proferita veniva a Lui dal Padre. Mai Gesù ha proferito una parola proveniente dal suo cuore.

Allora Gesù disse loro: «Ancora per poco tempo la luce è tra voi. Camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce». Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose loro. Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E la forza del Signore, a chi è stata rivelata? Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse: Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca! Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui.

Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio. Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me» (Gv 12,35-50).

Questa modalità che fu di Cristo Gesù, deve essere di ogni suo discepolo. Questi deve essere purissimo ascoltatore di Cristo, del Padre, dello Spirito Santo. La sua deve essere parola dal Cielo e non dalla terra, dal cuore di Dio e mai dal suo cuore. Un presbitero, un vescovo, un papa non possono dire parole provenienti dal loro cuore. Loro hanno il posto di Cristo nel suo popolo e sempre devono parlare dal cuore di Cristo. È un obbligo che nasce dalla speciale conformazione che essi hanno con Gesù.

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

La Parola di Dio viene su Giovanni e lui subito inizia a predicare un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. L’inizio della salvezza inizia quando un cuore si libera dal peccato e accoglie la luce di Dio che viene con la Parola. Se non viene tolto il peccato, mai la luce potrà abitare in un cuore. Il peccato è tenebra che soffoca la luce. Anche chi riceve la Parola deve essere uomo di Dio, pienamente di Dio, altrimenti non la potrà ricevere e non la potrà donare. Quando un ministro della Parola o un cristiano sono nel peccato, sono senza Parola, sono per il popolo luci spente, luci morte.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni peccato.