vangelo del giorno

La vergine si chiamava Maria

20 DICEMBRE (Lc 1,26-38)

Quando oggi avviene nella casa di Nazaret non si potrà mai più verificare sulla nostra terra. Questo evento è unico, singolare, speciale, irripetibile. Non è solo evento umano, è soprattutto evento divino, soprannaturale, eterno, che si compie e si realizza anche nel tempo. Colui che oggi si incarna ha già una vita perfetta nel Cielo da purissimo Dio e Figlio di Dio. Oggi assume la carne, si fa carne, per la nostra salvezza.

Dio manda l’Angelo dalla missione particolare. Lui deve annunziare la volontà di Dio ed anche spiegarla, perché venga eseguita senza nulla aggiungervi di umano. La Vergine Maria non può interpretarsi le parole della rivelazione che l’Angelo le fa. Non può fare come Abramo che riceve da Dio la promessa di un figlio e poi si unisce alla schiava, su suggerimento della moglie, per concepirlo e farlo nascere. Nulla di tutto questo dovrà avvenire in Lei. Per questo ha bisogno di questo Angelo che le spieghi il mistero in ogni sua più piccola parte. Anche i minimi dettagli dovranno essere secondo Dio.

Mentre io, Daniele, consideravo la visione e cercavo di comprenderla, ecco davanti a me uno in piedi, dall’aspetto d’uomo; intesi la voce di un uomo, in mezzo all’Ulài, che gridava e diceva: «Gabriele, spiega a lui la visione». Egli venne dove io ero e quando giunse io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: «Figlio dell’uomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fine». Mentre egli parlava con me, caddi svenuto con la faccia a terra; ma egli mi toccò e mi fece alzare. (Dn 8,15-18).

Mentre io stavo ancora parlando e pregavo e confessavo il mio peccato e quello del mio popolo Israele e presentavo la supplica al Signore, mio Dio, per il monte santo del mio Dio, mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l’ora dell’offerta della sera. Egli, giunto presso di me, mi rivolse la parola e mi disse: «Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere (Dn 9,20-22).

La Vergine Maria è proclamata piena di grazia. Il Signore è con Lei per custodirla, proteggerla, sostenerla, guidarla. Neanche la santità è però sufficiente per comprendere il mistero da attuare. Occorre la parola esplicita, chiara, che riveli ogni cosa. Noi tutti siamo lontani da questa visione di fede. È questa carenza di vera fede la tristezza della storia e della Chiesa. Pensiamo secondo noi stessi, non secondo Dio.

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Ora la Vergine Maria sa cosa deve fare: Nulla. Dovrà lasciarsi fare interamente dallo Spirito Santo. È Lui che dovrà compiere nel suo seno un’opera di vera creazione. Dovrà far sì che la carne di Maria divenga carne del Figlio dell’Altissimo. Dal suo grembo non dovrà nascere una persona umana alla quale si unisce la persona divina del Verbo eterno del Padre. Dovrà nascere la Persona divina rivestita di vera umanità completa. Questo mistero ineffabile dovrà creare lo Spirito del Signore nel seno purissimo di Maria. Per questo Maria non deve fare nulla. Questa creazione mai potrà essere opera o frutto di un uomo e di una donna. È solo frutto dello Spirito Santo al quale la Donna purissima e castissima dona tutto di sé: corpo, anima, spirito.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci strumenti dello Spirito.