vangelo del giorno

La vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo

12 SETTEMBRE (Lc 6,27-38)

L’Antico Testamento canta in modo mirabile la misericordia dell’uomo verso i suoi fratelli. La carità verso i poveri è un memoriale eterno presso il nostro Dio. Essa produce un frutto perenne di bontà che viene a noi direttamente dal Signore.

Alleluia. Beato l’uomo che teme il Signore e nei suoi precetti trova grande gioia. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. Prosperità e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti: misericordioso, pietoso e giusto. Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amministra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: eterno sarà il ricordo del giusto. Cattive notizie non avrà da temere, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. Sicuro è il suo cuore, non teme, finché non vedrà la rovina dei suoi nemici. Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua fronte s’innalza nella gloria. Il malvagio vede e va in collera, digrigna i denti e si consuma. Ma il desiderio dei malvagi va in rovina (Sal 112 (111), 1-10).

Anche questa verità già possiede l’Antico Testamento. Non c’è festa solo per se stessi, la festa è partecipazione alla gioia da parte di tutti. Questo può avvenire se colui che possiede rende partecipe gratuitamente colui che in nessun modo potrà mai possedere. Una festa vissuta nell’egoismo è la negazione della stessa festa. Si fa festa per vivere un momento di gioia collettiva, partecipata, regalata ai nostri fratelli.

Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate (Ne 8,8-12).

Il Nuovo Testamento è di una novità assoluta. In esso non si dona qualcosa, si dona una persona, ci si dona interamente, si offre la nostra vita a Dio per la redenzione di molti cuori. Si consegna la nostra vita al male fisico per non essere contagiati dal male morale, spirituale. È un altro mondo quello che ci ha rivelato Cristo Signore.

Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

È un amore incondizionato, verso tutti, con il dono di tutta la nostra vita quello che Gesù ci chiede. Dio ci vuole a totale sua immagine e somiglianza. Vuole che mostriamo a tutti, sempre, quanto è grande la sua misericordia. Quanto è immenso il suo cuore. Quanto è infinito il suo amore verso tutti. Il suo è un amore di crocifissione e di dono dell’intera vita dalla croce. Si può amare così solo in Lui, con Lui, per Lui.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci la vera carità.