L’angelo Gabriele fu mandato da Dio – Promessa sposa di un uomo della casa di Davide

01 Maggio
L’angelo Gabriele fu mandato da Dio

L’annunciazione inizia con una notizia che ci rivela che quanto avviene nella casa di Nazaret è per comando diretto da Dio: “Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret”. Molte volte nella Scrittura Antica si parla di apparizione di Angeli con una missione particolare da compiere. Mai si dice espressamente che essi sono mandati direttamente da Dio. Sappiamo che sono mandati da Dio. Neanche per Zaccaria viene usata questa espressione, anche se poi l’Angelo dice chiaramente che è stato mandato da Dio. Iniziando con questa espressione: “Fu mandato da Dio”, si vuole togliere ogni dubbio. Tutto avviene per volontà diretta di Dio. Tutto muove dal Padre dei cieli. Tutto procede dal suo cuore.

Ma chi è l’Angelo Gabriele? Di esso è detto nel Libro di Daniele che è l’Angelo che viene per portare un messaggio, ma anche è l’Angelo che spiega e rende perfettamente comprensibile ogni mistero che è nella Parola del Signore. Dopo Daniele e dopo la visita a Zaccaria e l’Annunzio a Maria, nella piccola città di Nazaret, la Scrittura tace. Di Lui non si parla più.

Mentre io, Daniele, consideravo la visione e cercavo di comprenderla, ecco davanti a me uno in piedi, dall’aspetto d’uomo; intesi la voce di un uomo, in mezzo all’Ulài, che gridava e diceva: «Gabriele, spiega a lui la visione». Egli venne dove io ero e quando giunse io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: «Figlio dell’uomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fine». Mentre egli parlava con me, caddi svenuto con la faccia a terra; ma egli mi toccò e mi fece alzare. Egli disse: «Ecco, io ti faccio conoscere ciò che avverrà al termine dell’ira, poiché al tempo fissato ci sarà la fine. Il montone con due corna, che tu hai visto, significa il re di Media e di Persia; il capro è il re di Iavan e il grande corno, che era in mezzo ai suoi occhi, è il primo re. Che quello sia stato spezzato e quattro ne siano sorti al posto di uno, significa che quattro regni sorgeranno dalla medesima nazione, ma non con la medesima potenza di lui. Alla fine del loro regno, quando l’empietà avrà raggiunto il colmo, sorgerà un re audace, esperto in enigmi. La sua potenza si rafforzerà, ma non per forza propria; causerà inaudite rovine, avrà successo nelle imprese, distruggerà i potenti e il popolo dei santi. Per la sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani, si insuperbirà in cuor suo e impunemente farà perire molti: insorgerà contro il principe dei prìncipi, ma verrà spezzato senza intervento di mano d’uomo. La visione di sere e mattine, che è stata spiegata, è vera. Ora tu tieni segreta la visione, perché riguarda cose che avverranno fra molti giorni». Io, Daniele, rimasi sfinito e mi sentii male per vari giorni: poi mi alzai e sbrigai gli affari del re: ma ero stupefatto della visione, perché non la potevo comprendere (Dn 8,15-27).

Mentre io stavo ancora parlando e pregavo e confessavo il mio peccato e quello del mio popolo Israele e presentavo la supplica al Signore, mio Dio, per il monte santo del mio Dio, mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l’ora dell’offerta della sera. Egli, giunto presso di me, mi rivolse la parola e mi disse: «Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere. Fin dall’inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunciartela, poiché tu sei un uomo prediletto. Ora sta’ attento alla parola e comprendi la visione: Settanta settimane sono fissate per il tuo popolo e per la tua santa città per mettere fine all’empietà, mettere i sigilli ai peccati, espiare l’iniquità, stabilire una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei Santi. Sappi e intendi bene: da quando uscì la parola sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme fino a un principe consacrato, vi saranno sette settimane. Durante sessantadue settimane saranno restaurati, riedificati piazze e fossati, e ciò in tempi angosciosi. Dopo sessantadue settimane, un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui. Il popolo di un principe che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine sarà un’inondazione e guerra e desolazioni sono decretate fino all’ultimo. Egli stringerà una solida alleanza con molti per una settimana e, nello spazio di metà settimana, farà cessare il sacrificio e l’offerta; sull’ala del tempio porrà l’abominio devastante, finché un decreto di rovina non si riversi sul devastatore» (Dn 9,20-27).

Quanto avverrà nella Casa di Maria, è per diretto, espresso comando del Padre Celeste.

Angeli, Santi, aiutateci a contemplare il grande mistero della Vergine Maria, Madre di Dio.

Promessa sposa di un uomo della casa di Davide

L’Angelo Gabriele è mandato a Nazaret, in una casa dove viveva una vergine. Questa vergine era promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. Viene anche indicato il nome di questa vergine: si chiama Maria: “A una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria”. Le notizie che il Vangelo ci annunzia sono due: Maria è Vergine. Maria è promessa sposa. Maria è vergine, ma ben presto andrà a nozze. Si sposerà. Si formerà una famiglia tutta sua. Questa è la sua volontà.

La seconda notizia riguarda il promesso sposo di Maria. Il suo nome è Giuseppe. Viene però indicato, puntualizzato che quest’uomo è della casa di Davide, un diretto discendente di quel re al quale il Signore nella notte aveva rivelato che da Lui sarebbe nato il re dal Regno Eterno. Ora noi sappiamo dalle successive profezie che questo re ha un nome particolare: il Messia del Signore, Colui che verrà per dare al regno di Dio una dimensione totalmente nuova, aprendo le porte di esso ad ogni uomo, anche agli uomini delle isole lontane, remote, irraggiungibili.

Ora dunque dirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli eserciti: “Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d’uomo e con percosse di figli d’uomo, ma non ritirerò da lui il mio amore, come l’ho ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”». Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione (2Sam 7,8-17).

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare (Is 11,1-9).

Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità. Non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamento (Is 42,1-4).

Sappiamo ora perché l’Angelo Gabriele è stato mandato: per dire a Maria che sarà la Madre del Messia del Signore. Da Lei dovrà nascere Colui che sarà il Re d’Israele, non solo d’Israele ma di tutto l’universo. Quest’onore di essere la Madre del Re Eterno è tutto riservato da Dio a Lei. Messia è solo uno e Madre del Messia è solo Lei. Ancora però non conosciamo noi la verità del Messia. Non ci è stata rivelata e di conseguenza non conosciamo neanche la verità di Maria.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità purissima del Messia.