vangelo del giorno

Lo Spirito del Signore è sopra di me

10 GENNAIO (Lc 4,14-22a)


Ogni uomo per compiere le opere di Dio deve essere pieno di Spirito Santo. Come nell’eternità Padre e Figlio si donano l’uno all’altro, in una eterna donazione d’amore, in Lui, così nella storia, non vi è comunione d’amore tra il Creatore e la Creatura se non in Lui. È Lui la comunione di verità, amore, giustizia, santità, onnipotenza tra Dio e l’uomo. Cristo Gesù, in quanto vero Dio e perfetto vero uomo, nella sua Persona divina, nella quale sussistono divinità e umanità, deve essere sempre ricolmo di Spirito Santo. La profezia lo annunzia ricolmato, pieno, traboccante. Può compiere l’opera di Dio. Può realizzare il suo regno sulla nostra terra. 

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare.

In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa. In quel giorno avverrà che il Signore stenderà di nuovo la sua mano per riscattare il resto del suo popolo, superstite dall’Assiria e dall’Egitto, da Patros, dall’Etiopia e dall’Elam, da Sinar e da Camat e dalle isole del mare. Egli alzerà un vessillo tra le nazioni e raccoglierà gli espulsi d’Israele; radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra. Cesserà la gelosia di Èfraim e gli avversari di Giuda saranno sterminati; Èfraim non invidierà più Giuda e Giuda non sarà più ostile a Èfraim. Voleranno verso occidente contro i Filistei, insieme deprederanno i figli dell’oriente, stenderanno le mani su Edom e su Moab e i figli di Ammon saranno loro sudditi. Il Signore prosciugherà il golfo del mare d’Egitto e stenderà la mano contro il Fiume. Con la potenza del suo soffio lo dividerà in sette bracci, così che si possa attraversare con i sandali. Si formerà una strada per il resto del suo popolo che sarà superstite dall’Assiria, come ce ne fu una per Israele quando uscì dalla terra d’Egitto (Is 11,1-16). 

Oggi la Chiesa è in grande sofferenza. Il corpo di Cristo sperimenta la sua vanità e nullità evangelizzatrice. Anziché riflettere per trovare le causa di questo suo fallimento, pensa che cambiando forme e strutture di evangelizzazione, la questione sia risolta. Finché i suoi evangelizzatori non saranno colmi, traboccanti di Spirito Santo, nessuna nuova forma o struttura risolverà la vanità della sua opera. 

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.

È lo Spirito del Signore la fecondità perenne della Chiesa. È Lui che ricolma i missionari del Vangelo della potenza redentrice e salvatrice di Gesù Signore. Se lo Spirito di Gesù è assente dalla loro vita, essi saranno poveri, sterili, miseri evangelizzatori. Il mondo rimarrà nella sua miseria spirituale perché essi sono miseri.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ricchi di Spirito Santo.