Lo Spirito Santo scenderà su di te – Sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio

06 Maggio
Lo Spirito Santo scenderà su di te

La risposta dell’Angelo è immediata. Lei, Maria, non dovrà fare nulla. Farà tutto in Lei lo Spirito Santo: “Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”. Maria deve dare solo il suo seno verginale allo Spirito del Signore. Lei non dovrà conoscere alcun uomo, né ora né mai. Lei dovrà essere tutta e sempre dello Spirito del Signore. Sarà lo Spirito Santo che la renderà Madre. In Lei si compirà ciò che mai si è compiuto in una donna e mai si compirà. Lei sarà Madre e Vergine, sarà Vergine e Madre.

La verginità di Maria non è da classificare come verginità morale. È pura verginità teologale. Da Lei dovrà nascere il Figlio Eterno del Padre. Ora il Figlio “ha già il Padre”. Se non avesse il Padre non sarebbe vero Figlio. Invece Lui è vero Figlio e il Padre è vero Padre. Non può avere un altro padre, perché il padre è solo uno, non due. Nessuno potrà mai essere figlio di due padri. Il Padre celeste, e solo Lui, dovrà essere il Padre del suo Figlio che si fa carne nel seno della Vergine Maria e per questa altissima motivazione teologica Lei dovrà rimanere Vergine in eterno. Anche la Verginità successiva è di ordine teologico e non morale.

Avendo Lei dato il suo seno verginale allo Spirito Santo ed avendo lo Spirito del Signore operato la generazione del Verbo Eterno del Padre, questo seno non potrà appartenere più a nessun uomo. Lei ne ha fatto dono al Padre celeste. Esso è tutto e solo dello Spirito Santo. Nessun altro può avere diritto su di esso. Giuseppe, quando la prenderà in sposa, dovrà anche lui rispettare il diritto di Dio. Anche Lui dovrà essere vergine in eterno per un’altra ragione anch’essa teologale e non morale. Avendo chiesto a Lui il Signore di consacrare tutta intera la sua vita al Figlio suo unigenito, Giuseppe non la potrà mai dare ad altre creature e per tale ragione si dovrà astenere da ogni concepimento umano. La sua vita è stata data interamente a Dio e di Dio dovrà rimanere in eterno. Lui dovrà essere consacrato tutto alla Madre e al Bambino, da vergine, da persona tutta consacrata per il suo Dio.

Questa regola della verginità teologica, spirituale, e non puramente morale, dovrà essere applicata anche al sacerdote nella Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. Nel sacerdozio, l’uomo dona tutto il suo corpo a Cristo. Lo dona perché Cristo si serva del suo cuore, della sua anima, del suo spirito, di ogni suo desiderio, per realizzare la salvezza del Padre. Se il corpo è dato interamente a Cristo, mai potrà essere dato ad altri affetti. È un dono totale, pieno, per sempre, senza ritorno indietro. Se si ritorna indietro, non si è di Cristo e Cristo non potrà agire attraverso noi. Il nostro cuore è diviso tra mille affetti, mille amori, e Lui nulla potrà fare. Lui vuole dei cuori, dei corpi, delle volontà, delle anime che siano interamente suoi.

Se Maria ha dato il suo seno, il suo cuore, la sua volontà al Padre celeste, mai potrà darli ad altri. Non gli appartengono. Maria è tutta di Dio. Per sempre. Anche Giuseppe è tutto di Dio. Per sempre. Maria e Giuseppe dovranno essere interamente e per sempre a servizio di Dio per il bene di Gesù. La loro è una vita tutta consacrata a Dio per il suo Figlio Unigenito. Dio chiede ai suoi adoratori una visione di fede altissima. Il matrimonio secondo la forma antica, delle origini, è stato voluto da Lui. È sua volontà. A Maria e a Giuseppe manifesta un’altra volontà nel vivere il Matrimonio: da vergini per il loro Dio, da vergini a servizio di Cristo, da vergini perché a loro è stato chiesto di essere di Dio anche con tutto il loro corpo.

Se il loro corpo è stato donato al Signore, non può essere donato ad altri. Ma questa modalità di vivere il matrimonio non viene da volontà umana, mai potrà venire. Essa viene solo da volontà divina. Così anche la verginità per il regno non viene da volontà umana, ma sempre da volontà divina. Per questo urge una visione altissima di fede. Dio è il Signore dell’uomo. Ad ogni uomo può chiede il corpo, l’anima, lo spirito, per la realizzazione della sua volontà. Ad alcuni chiede il corpo perché si sposino e diano figli alla Chiesa e al mondo. Ad altri chiede il corpo perché lo consacrino a Lui per la generazione del suo regno in molti cuori. Ma è sempre il Signore che deve indicare le modalità secondo le quali il nostro corpo a Lui dovrà essere dato. Oggi tutto è scardinato dalla volontà di Dio. La Chiesa è scardinata. Il sacerdozio è scardinato. I ministeri sono scardinati. La famiglia è scardinata. La vita intera è scardinata. La stessa natura la si vuole scardinare ad ogni costo. Nello scardinamento si vive in un caos infernale.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, incardinateci alle modalità secondo Dio.

Sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio

Santo è il Signore Dio. Colui che nascerà da Maria sarà Dio e sarà chiamato Figlio di Dio. Queste le parole dell’Angelo: “Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio”. Il Messia del Signore è il Santo di Dio, è il Dio Santo che viene a salvare il suo popolo. Non è però il Padre celeste, ma il suo Figlio Unigenito, da Lui generato nell’eternità. La santità del Padre è la santità del Figlio, la santità del Figlio è la santità del Padre.

Guai, gente peccatrice, popolo carico di iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo di Israele, si sono voltati indietro (Is 1, 4). Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele” (Is 12, 6). Poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio di Israele (Is 29, 23). Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero, toglieteci dalla vista il Santo di Israele” (Is 30, 11). Pertanto dice il Santo di Israele: “Poiché voi rigettate questo avvertimento e confidate nella perversità e nella perfidia, ponendole a vostro sostegno (Is 30, 12). Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele: “Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza”. Ma voi non avete voluto (Is 30, 15). Chi hai insultato e schernito? Contro chi hai alzato la voce e hai elevato, superbo, gli occhi tuoi? Contro il Santo di Israele! (Is 37, 23).

“A chi potreste paragonarmi quasi che io gli sia pari?” dice il Santo (Is 40, 25). Non temere, vermiciattolo di Giacobbe, larva di Israele; io vengo in tuo aiuto – oracolo del Signore- tuo redentore è il Santo di Israele (Is 41, 14). Perché vedano e sappiano, considerino e comprendano a un tempo che questo ha fatto la mano del Signore, lo ha creato il Santo di Israele (Is 41, 20). Poiché io sono il Signore tuo Dio, il Santo di Israele, il tuo salvatore. Io do l’Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l’Etiopia e Seba al tuo posto (Is 43, 3). Così dice il Signore vostro redentore, il Santo di Israele: “Per amor vostro l’ho mandato contro Babilonia e farò scendere tutte le loro spranghe, e quanto ai Caldei muterò i loro clamori in lutto (Is 43, 14).

Dice il Signore, il Santo di Israele, che lo ha plasmato: “Volete interrogarmi sul futuro dei miei figli e darmi ordini sul lavoro delle mie mani? (Is 45, 11). dice il nostro redentore che si chiama Signore degli eserciti, il Santo di Israele (Is 47, 4). Dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele: “Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare (Is 48, 17). Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra (Is 54, 5). Sono navi che si radunano per me, le navi di Tarsis in prima fila, per portare i tuoi figli da lontano, con argento e oro, per il nome del Signore tuo Dio, per il Santo di Israele che ti onora (Is 60, 9).

Nella Scrittura Antica, figlio di Dio è il popolo di Dio, figlio è anche il giusto. Si tratta però di una santità morale, o di azione. Gesù, il Santo che nascerà da Maria e che sarà chiamato Figlio di Dio, non è Figlio per adozione e neanche Figlio morale del Padre. Lui è il suo Figlio Unigenito. È la Santità generata dalla sua Santità da sempre, per sempre. È la Santità senza inizio nel tempo, perché le sue origini sono dall’eternità, nell’eternità. Maria è veramente Madre del Santo, Madre del Figlio di Dio, Madre dell’Unigenito del Padre, Madre del suo Verbo eterno.

Come il Figlio Unigenito è vero Figlio del Padre così è vero Figlio della Madre. Nell’Eternità il Padre genera la Persona del Figlio, ma non la sua natura, che è una ed unica, nella quale sussistono le tre divine persone: Padre e Figlio e Spirito Santo. Nasce nell’eternità il Figlio dell’Altissimo. Maria genera la natura umana del Figlio dell’Altissimo, da Lei però non nasce un corpo, nasce il Figlio dell’Altissimo che in Lei si è fatto carne. Nasce tutto il Figlio dell’Altissimo, l’Unigenito del padre fatto, divenuto carne. Per questo Lei è vera Madre di Dio, perché vera Madre del Figlio che in Lei si fa carne e da Lei nasce. Divenendo carne e sangue di Maria, in Maria, Gesù diviene carne e sangue dell’intera umanità. Potrà compiere l’espiazione dei peccati. Per Lui si potrà operare la redenzione dell’umanità. Maria è la sola Donna al mondo cui è stata affidata una missione così unica e così alta: divenire la Madre vera del Figlio vero di Dio. Questa grazia e questo privilegio è solo suo. Solo in Lei il Verbo divenne carne.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci la vera fede nel Figlio di Dio.