vangelo del giorno

Ma a Dio tutto è possibile

16 AGOSTO (Mt 19,23-30)

Nella Scrittura Santa, ricco non è colui che possiede i molti beni di questo mondo. È invece chi chiude il suo cuore a Dio per darlo alle cose della terra. Ricco è l’adoratore della materia, colui che crede che la materia dia vita, benessere, benedizione, gioia, conforto, consolazione, pace, ogni salvezza. Ricco è l’idolatra. Chi cade in questo peccato diviene egoista, perché incapace di offrirsi a Dio, di dare a Dio il suo cuore.

Gesù aveva chiamato il giovane a dare la sua vita a Dio, che è l’Autore non solo della vita, anche colui che la riempie di sé. Riempire una vita di terra e riempirla di Dio non è la stessa cosa. Le cose della terra sono solo putridume. Dio è vita eterna, vera, santa, divina, immensa. Dio è il bene assoluto. Dinanzi a Lui ogni bene della terra non è paragonabile neanche ad un granello di sabbia. È il niente del niente.

Eppure questo giovane ha rifiutato il Bene Eterno, Divino, Immenso, Infinito, Soprannaturale. Si è sottratto al vero Bene per immergere il suo cuore nelle cose futili di questo mondo. Ci può essere salvezza per chi rifiuta Dio come suo Sommo ed Unico bene? Ci può essere elevazione spirituale per chi si inabissa nelle cose di questo mondo? Ci può essere carità, amore, comunione per chi si lascia incatenare alle cose di quaggiù, lasciando quelle di lassù. Non c’è alcuna salvezza.

Se si rifiuta la salvezza, che è il Signore, quale altra salvezza vi potrà essere per un uomo? Gesù non esclude la possibilità che il ricco si salvi. Dice che il ricco che si chiude nel suo egoismo mai si salverà. Il ricco cattivo si è dannato perché ha chiuso il suo cuore nei suoi beni e neanche ha visto la salvezza che il Signore aveva posto in modo stabile sui gradini della sua porta. Ha ignorato Lazzaro, il povero, che Lui gli aveva mandato perché si potesse salvare. Il cuore senza Dio non vede la salvezza di Dio. Non vedendola, mai la potrà afferrare per condurre se stesso nella verità.

Chi possiede beni in questo mondo, deve vivere una sola legge: la condivisione, la comunione, la spartizione. Lui dona largamente ai poveri, i poveri saranno la sua salvezza. Lui chiude il cuore al povero, lo chiude alla salvezza, perché il povero, solo il povero è la salvezza del ricco. Ogni altra cosa non è salvezza per Lui. Se poi il più povero è Dio e Dio gli chiede la vita, allora è giusto che la vita gli venga donata. Per lui la salvezza è la condivisione della vita. Cristo Gesù raggiunge la più alta salvezza perché ha fatto della sua vita un dono al Padre. Al suo Dio ha dato tutto il suo corpo.

Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.

Il ricco si può salvare? Certo! Si può salvare se usa le ricchezze secondo la volontà di Dio e non secondo la grettezza del proprio cuore. Ma ogni uomo è ricco. Ha un corpo da offrire al Signore. Chi non offre il suo corpo a Dio, secondo la legge del Signore, o secondo quella particolare volontà che il Signore gli manifesta, è ricco. Ha chiuso se stesso nel suo corpo, non ne ha fatto un dono, difficilmente si potrà salvare. È il dono del corpo la via della sua salvezza. Pietro e gli altri hanno dato a Cristo la loro vita. Qual è la ricompensa che il Signore darà loro? Prima di tutto la vita eterna come eredità. In più nulla di quanto hanno lasciato è perduto. Dio darà loro cento volte tanto.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci poveri in spirito.