vangelo del giorno

Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato

Gen 46,1-7.28-30; Sal 36,3-4.18-19.27-28.39-40; Mt 10,16-23.
14 LUGLIO
Con la conversione, la fede nel Vangelo di Gesù Signore, il Battesimo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, l’uomo divenuto cristiano si colloca sul binario che dovrà condurlo nella beatitudine eterna. Questo percorso è accidentato. Vi sono le mine della tentazione, le bombe della persecuzione, gli agguati della fragilità umana, gli assalti della concupiscenza, le suadenti voci di amici e conoscenti che vogliono o farci rallentare nel cammino o addirittura deviare. Gesù è chiaro nella sua Parola: “Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. Avrà perseverato chi avrà portato la sua vita fino alla porta del paradiso e ora non gli resta che bussare per essere accolto. La perseveranza è cammino nella fede, nella speranza, nella carità secondo la Parola di Gesù, vivendo ogni suo comandamento, ascoltando oggi la sua voce che parla a noi per mezzo del suo Santo Spirito. Quanto la Lettera agli Ebrei dice ai cristiani della prima ora, vale anche per noi. Si cammina ascoltando il Signore che parla.

Per questo, come dice lo Spirito Santo: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, il giorno della tentazione nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant’anni le mie opere. Perciò mi disgustai di quella generazione e dissi: hanno sempre il cuore sviato. Non hanno conosciuto le mie vie. Così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo. Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda fino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio. Quando si dice: Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, chi furono quelli che, dopo aver udito la sua voce, si ribellarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall’Egitto sotto la guida di Mosè? E chi furono coloro di cui si è disgustato per quarant’anni? Non furono quelli che avevano peccato e poi caddero cadaveri nel deserto? E a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che non avevano creduto? E noi vediamo che non poterono entrarvi a causa della loro mancanza di fede (Eb 3,7-19).

Il Vangelo scritto è trasformato in voce del Signore dallo Spirito Santo che chiama ogni singolo credente in Cristo a porsi in ascolto della sua voce. Il Vangelo, la fede, il binario sono la verità e la grazia. Chi però deve condurre la nostra vita e chi deve seguire “gli scambi giusti” è lo Spirito di Dio. Senza l’ascolto della sua voce mai si giungerà al regno eterno. Ci si smarrisce perché si confondono vie umane e vie divine, vie di Dio e vie degli uomini, vie che portano in alto e vie che portano in basso.

Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo (Mt 10, 16-23)

Gesù non ha lasciato i suoi discepoli soli sulle vie verso il regno, immersi in questo mondo di tenebra e non luce. Ha dato loro lo Spirito Santo. Lo Spirito che ha guidato Lui, deve guidare loro. È necessario però porsi in suo ascolto, non però una volta tanto, ma in ogni istante. Il cristiano rimane cristiano se legge il Vangelo, se medita la Scrittura, ma anche sapendo ascoltare lo Spirito che parla molte volte e in diversi modi al suo cuore. Vangelo, cristiano e Spirito di Dio devono essere una cosa sola, sempre. La separazione del cristiano o dallo Spirito o dal Vangelo interrompe il cammino.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ascoltatori dello Spirito.