vangelo del giorno

Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?

14 LUGLIO (Lc 10,25-37)

Non si può amare il prossimo, se non si possiede il principio eterno della carità. Questo principio insegna che Dio è amore. Dio copre tutti con il suo amore, la sua carità, compassione, misericordia, pietà, sostegno, provvidenza, verità, giustizia, fedeltà. Essendo l’uomo ad immagine e a somiglianza di Dio, se vuole essere vero uomo, deve amare. Se non ama, non è vero uomo. Chi dice di essere vero uomo e non ama, inganna se stesso e il mondo intero.

Chi divide gli uomini e li separa gli uni dagli altri, non ama, perché l’amore unisce gli uomini, mai li divide. Cristo Gesù veramente ci ama, perché Lui è venuto per fare di tutti gli uomini una sola famiglia. Questo principio eterno dell’amore vale anche per la politica. Il politico cristiano è per il bene di tutto l‘uomo – spirito, anima, corpo – e di tutti gli uomini. L’amore è il dono totale di sé per il bene totale dell’altro. Questo è l’insegnamento che ci ha lasciato Cristo Signore.

Per l’uomo non devono esserci amici e nemici, vicini e lontani, prossimo e forestiero. Per l’uomo ci deve essere solo l’uomo. È l’uomo che va amato, sostenuto, aiutato, sorretto, perdonato. È per l’uomo che si deve dare la vita, tutta la vita, senza chiedere nulla in cambio. Per l’uomo bisogna interrompere ogni attività, anche quella più sacra e più santa, perché il Signore interrompe la sua liturgia celeste e viene in soccorso di noi che siamo incappati nei briganti e siamo abbandonati sul ciglio dell’eternità, senza più alcuna possibilità di poter avanzare verso il regno dei cieli.

Chi vuole la vita eterna ora sa cosa fare. Imitare Cristo Signore che interrompe la sua gioia eterna, viene sulla nostra strada, scende dal suo giumento celeste, si china sopra di noi, per noi paga ogni debito di giustizia, ci rimette in salute spirituale e fisica, si dona a noi come cibo e bevanda di vita eterna. Fa tutto questo per noi che eravamo empi, peccatori, suoi nemici dichiarati. Chi non imita Gesù mai potrà sperare di entrare nel suo regno di amore. Ci dobbiamo trasformare in amore, se vogliamo gustare il suo amore divino ed eterno. L’amore si nutre di amore, di amore si alimenta.

Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Oggi Gesù pone l’amore verso il prossimo la suprema delle occupazioni degli uomini. Nessun’altra occupazione è alta come questa. Tutte le altre occupazioni sono finalizzate ad amare l’uomo nella sua reale condizione storica. Prima di Gesù suprema occupazione era il culto nel tempio santo di Dio. Gesù ha lasciato il tempio santo del cielo per soccorre l’uomo malconcio nella sua anima, nel suo spirito, nel suo corpo. Se Gesù ha fatto questo, anche il sacerdote lo potrà lasciare. Potrà ritardare l’offerta sacra. Questa verità ancora non fa parte della nostra mentalità cristiana. Noi ci chiudiamo nel tempio, in molti templi, mentre fuori l’uomo giace sulla strada senza che alcuno lo rimetta sulla via verso il compimento del suo viaggio, la cui meta è l’eternità.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci questa verità.