vangelo del giorno

Non potete servire Dio e la ricchezza

2 MARZO (Mt 6,24-34)


Servire la ricchezza è pura idolatria. L’idolatria genera solo morte. Tolto Dio dal nostro cuore, non vi è per noi alcuna possibilità di dare vita né al corpo, né all’anima, né allo spirito. Essendo noi morti alla sorgente di ogni vita che è il Signore, altro non possiamo generare che morte. Apparentemente creiamo ricchezza, in realtà costruiamo cimiteri. È questo il vero male del mondo: ogni ciminiera a servizio dell’idolatria del denaro diviene un cimitero di morte, un vero camposanto. La storia sempre dona testimonianza e statuto di verità ad ogni parola che è uscita dalla bocca di Dio. 

Altra cosa è amministrare la ricchezza. Questa si amministra secondo verità divina se viene adoperata per il più grande bene dell’uomo, fuori di ogni profitto che non sia quello necessario, indispensabile per continuare con dignità la propria fabbrica e industria in modo che il servizio all’uomo risulti sempre ottimale, perfetto, senza alcuna lacuna. Questa amministrazione è benedetta dal Signore. L’idolatria mai potrà ricevere la benedizione di Dio ed è il fallimento. Tutto il denaro dell’idolatria della ricchezza se lo gode il nulla. Dal peccato è venuto e al nulla viene consegnato. 

Non solo i doni materiali possono cadere nella tentazione dell’idolatria, ma anche quelli spirituali. San Paolo scorge tanta idolatria nell’uso di questi doni e chiede ai Corinzi che li pongano solo a servizio della carità. O regna la carità o l’idolatria. Essi non sono a servizio della propria gloria, esaltazione, superbia. Sono per creare salvezza. 

Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole. Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. (Cfr. 1Cor 12,1-31). 

Anche i beni della terra sono per creare salvezza sia fisica che spirituale. Come i beni spirituali vengono da Dio, così anche quelli materiali e sempre secondo la volontà di Dio vanno usati. Il loro unico fine è la carità, l’amore, la compassione, la misericordia. 

Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci da ogni idolatria.