vangelo del giorno

Non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta

26 NOVEMBRE (Lc 21,5-11)

Gli Antichi Profeti sempre pronunciavano le loro minacce non solo contro i popoli confinanti di Israele, ma anche contro la stessa discendenza di Abramo. Queste minacce erano tutte fondate sulla non osservanza della Legge del Sinai per Israele, mentre per gli altri popoli il fondamento era la malvagità, la cattiveria, la superbia.

Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me, anch’io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. Devasterò le vostre alture, distruggerò i vostri altari per l’incenso, butterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e vi detesterò. Ridurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri santuari e non aspirerò più il profumo dei vostri incensi. Devasterò io stesso la terra, e i vostri nemici, che vi prenderanno dimora, ne saranno stupefatti. Quanto a voi, vi disperderò fra le nazioni e sguainerò la spada dietro di voi; la vostra terra sarà desolata e le vostre città saranno deserte (Lev 26,27-33).

Come mai sei caduto dal cielo, astro del mattino, figlio dell’aurora? Come mai sei stato gettato a terra, signore di popoli? Eppure tu pensavi nel tuo cuore: “Salirò in cielo, sopra le stelle di Dio innalzerò il mio trono, dimorerò sul monte dell’assemblea, nella vera dimora divina. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo”. E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell’abisso! Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente: “È questo l’individuo che sconvolgeva la terra, che faceva tremare i regni, che riduceva il mondo a un deserto, che ne distruggeva le città, che non apriva la porta del carcere ai suoi prigionieri?”. Tutti i re dei popoli, tutti riposano con onore, ognuno nella sua tomba. Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro, come un virgulto spregevole; sei circondato da uccisi trafitti da spada, deposti sulle pietre della fossa, come una carogna calpestata. Tu non sarai unito a loro nella sepoltura, perché hai rovinato la tua terra, hai assassinato il tuo popolo. Non sarà più nominata la discendenza degli iniqui. Preparate il massacro dei suoi figli a causa dell’iniquità dei loro padri, e non sorgano più a conquistare la terra e a riempire il mondo di rovine». «Io insorgerò contro di loro – oracolo del Signore degli eserciti –, sterminerò il nome e il resto di Babilonia, la prole e la stirpe – oracolo del Signore. Io la ridurrò a dominio del riccio, a palude stagnante; la spazzerò con la scopa della distruzione». Oracolo del Signore degli eserciti (Is 14,12-23).

La minaccia di distruzione era stata rivolta anche a Gerusalemme. Ad essa veniva chiesta una vera conversione al Signore, nella giustizia, nella verità, nell’obbedienza.

Sui monti alzerò gemiti e lamenti, un canto di lutto sui pascoli della steppa, perché sono desolati, nessuno più vi passa, né più si ode il grido del bestiame. Gli uccelli dell’aria e le bestie del cielo sono tutti fuggiti, scomparsi. «Ridurrò Gerusalemme a un cumulo di rovine, a un rifugio di sciacalli; ridurrò alla desolazione le città di Giuda, senza più abitanti». Chi è così saggio da capirlo? A chi ha parlato la bocca del Signore, perché lo annunci? Perché la terra è devastata, desolata come un deserto senza passanti?(Cfr. Ger 9,9-20).

Gesù, vero profeta del Dio vivente, rivolge anche Lui le minacce contro Gerusalemme. La città santa sarà interamente distrutta. Il suo tempio raso al suolo. È questa una profezia che serve per attestare che Gesù è vero profeta, come vero profeta sono stati Isaia, geremia, Ezechiele, Amos, Osea e tutti gli altri che hanno minacciato la fine del popolo del Signore. La caduta di Gerusalemme attesta e conferma tutta la verità di Gesù. Lui è vero profeta del Dio vivente, vero suo inviato. Lo attestano le sue profezie.

Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, date la vera fede in Gesù.